Questura di Foggia, ecco la sala d’ascolto per donne e minori vittime di violenze

Un’aula d’ascolto protetta – e colorata – per minori e donne vittime di violenza. Bella novità nella questura di Foggia dove stamattina è stato inaugurato un ufficio ad hoc per stare più vicini soprattutto ai più piccoli. Iniziativa che è il felice epilogo di una raccolta fondi avviata un anno fa e terminata con il ricavato della vendita dei biglietti per il concerto sold out, al Teatro Giordano, del pianista, compositore e direttore d’orchestra Giovanni Allevi, il 20 febbraio scorso.

Cerimonia di inaugurazione sobria alla presenza di numerose autorità civili e militari: il questore, Piernicola Silvis, il presidente del Club per l’Unesco di Foggia, Floredana Arnò, il dirigente della Divisione Anticrimine, Antonio Caricato, lo psicologo della questura, Giovanni Ippolito, il presidente della Fimp della provincia di Foggia, Pasquale Conoscitore, il procuratore reggente di Foggia, Francesca Romani Pirrelli, una rappresentanza del Tribunale dei Minori di Bari, l’assessore alla Cultura del Comune di Foggia, Anna Paola Giuliani, il sindaco di Foggia, Franco Landella, la presidente della Camera minorile di Capitanata, M. Emilia de Martinis e l’imprenditore della sanità privata, Potito Salatto.

Una struttura all’avanguardia nella quale si alterneranno psicologi e magistrati per raccogliere le storie delle vittime, in un ambiente accogliente, arricchito da quadri, giocattoli e tecnologie. Per far sentire i bambini a loro agio. Entusiasta la Arnò: “Oggi viviamo un momento importante per la città. Un’esperienza quasi unica. Pochi in Italia possono vantare qualcosa del genere”.

Landella ha parlato di una “bella pagina per Foggia”, sottolineando il lavoro delle associazioni, “vera ricchezza del territorio”. Silvis ha evidenziato la delicatezza della tematica: “Le violenze in famiglia rappresentano una questione sentitissima”. E il procuratore Pirrelli ha aggiunto: “Difficile al giorno d’oggi riuscire a mostrare la massima attenzione a questi temi”, in riferimento alle carenze d’organico nelle forze dell’ordine e all’escalation criminale, “eppure – ha aggiunto – si è creato un ambiente casalingo che può solo aiutare le vittime”.

Complimenti da più parti, dunque, compreso quelli dell’Ordine degli Avvocati e della Fondazione pediatri. A chiudere la serie di interventi, Salatto: “Molti potrebbero seguire questo esempio. Passione e volontà sono gli elementi essenziali per fornire mezzi alle associazioni del territorio”.

La scheda

Un’aula di ascolto è una struttura prevista dalle normative vigenti, che consente ai minori o a vittime e spettatori di reati – per esempio, donne vittime di stalking – di poter fornire testimonianza in un ambiente protetto in presenza di personale specializzato atto a garantire supporto psicologico, nel pieno rispetto della privacy. Può essere utilizzata anche nel caso in cui il giudice abbia necessità di raccogliere la testimonianza di bambini durante un processo di separazione dei genitori, per consentire loro di sottrarsi allo stress di un’aula giudiziaria e permettere il loro accoglimento in un contesto consono alla loro tenera età: infatti l’ambiente è stato arricchito da una nutrita serie di attrezzature tecnologiche e videocamere, arredi, quadri, giocattoli, materiale didattico e di cancelleria. Inoltre, l’agente addetto a redigere il verbale, non sarà presente nell’aula ma seguirà la testimonianza da altra stanza servendosi dei filmati delle telecamere.

Un progetto del Club per l’Unesco di Foggia di ampio respiro, che ha avuto anche il merito di coinvolgere attivamente e avviare una preziosa collaborazione e condivisione con la sezione grafica dell’Istituto Einaudi, che ha donato dei quadri, il gruppo Salatto – che ha fornito un importante contributo per l’organizzazione e la riuscita del concerto di Giovanni Allevi, l’amministrazione comunale di Foggia e la FIMP (Federazione italiana medici pediatri).