La chiamata al 112 è giunta poco prima delle 6 del mattino. Un ignoto interlocutore, rimasto anonimo, ha avvisato il carabiniere in servizio presso la Centrale Operativa della Compagnia di Molfetta, che un giovane era salito sul cavalcavia della ferrovia, a qualche centinaio di metri dalla stazione ferroviaria di Molfetta. Dopo essersi sporto, ha raccontato sempre l’uomo, ha visto il giovane scendere ed incamminarsi lungo la strada ferrata; il giovane si è seduto sui binari, quasi in uno stato di incoscienza. Immediatamente, l’operatore ha allertato la pattuglia del 112 che si è recata sul posto.
Il ragazzo, un 17enne, era sui binari; deciso, quasi isolato da quello che lo circondava. Non ascoltava l’invito dei militari a desistere dal gesto e ad allontanarsi dalla linea ferrata. Nel frattempo è partita la richiesta di interrompere la circolazione dei treni, in quel tratto. Troppo tardi. Scorto, infatti, il sopraggiungere di un treno, i militari, scavalcata la recinzione, senza perdere tempo, hanno afferrato il ragazzo per un braccio trascinandolo via e portandolo in salvo. Il giovane non ha dato spiegazioni del suo gesto. Sulle sue braccia, mani e fronte, sono stati riscontrati evidenti tagli orizzontali, verticali e circolari, da cui usciva ancora sangue vivo. Tracce di chiaro autolesionismo che hanno insospettito i militari. In pratica il ragazzo avrebbe seguito la procedura online del “Blue Whale”, il “gioco” che istiga gli adolescenti a suicidarsi.
Il giovane, all’improvviso, senza che nessuno facesse riferimento ad alcunché, ha riferito che il “Blue Whale” non aveva nulla a che vedere col suo gesto. Ma secondo i militari, la sua è apparsa una vera e propria confessione. Un grido d’aiuto. I genitori, accorsi immediatamente, hanno voluto ringraziare i carabinieri, offrendo la massima collaborazione e auspicando che tale salvataggio in extremis possa fare da monito per tanti altri giovani che non capiscono quanto sia rischioso sottostare alle ormai tristemente note 50 terribili regole del “Blue Whale”. Il ragazzo invece è stato trasportato presso il policlinico di Bari per le cure del caso. Sequestrati tutti i mezzi elettronici di comunicazione del giovane, hardware e software, tablet e android, per verificare la sussistenza di eventuali elementi utili per ricondurre l’accaduto al terribile gioco online. Resta il fatto che il giovane negli ultimi giorni si era recato al cinema per vedere un film horror (altra regola del Blue Whale) e, confidandosi con la madre, in ospedale, ha anche detto che passeggiava lungo quella strada ferrata sin dalle 4.00 del mattino, proprio l’orario simbolo della balena blu. I carabinieri indagano quindi, sotto la direzione della Procura per i Minorenni di Bari e di quella Ordinaria di Trani, per istigazione al suicidio, aggravata, poiché in danno di minorenne.