La Commissione consiliare di studio e di inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata in Puglia, istituita con legge regionale (la 29/2016) muove i primi passi. Oggi la seduta di insediamento, nel corso della quale il presidente, la foggiana Rosa Barone del Movimento 5 Stelle ha illustrato il tracciato che intende seguire nell’anno della sua presidenza.
Sono tre gli obiettivi prioritari che la Barone ha illustrato ai componenti della Commissione: la redazione di un Testo Unico della Regione Puglia sulla legalità e l’antimafia sociale; la redazione di uno studio sull’impatto della criminalità, comune ed organizzata, sul territorio pugliese; il rafforzamento della promozione della cultura della legalità.
“La mia prima proposta – ha detto la presidente pentastellata – è quella di lavorare in tempi rapidi alla redazione e approvazione di un Testo unico che dia risposte efficaci ai cittadini, alle vittime ed ai loro familiari, alle associazioni ed agli Enti Locali. Se avremo la capacità di mettere in pratica su queste materie un principio che considero vero e importante dotando la Regione Puglia di una legge utile ed applicabile penso potremo ritenerci soddisfatti per aver fatto, almeno in parte, il nostro dovere di rappresentanti dei cittadini”.
L’attività di una Regione, secondo Rosa Barone, è condizionata dalla presenza della criminalità, sia essa comune che organizzata. Pertanto, per quello che riguarda il secondo obiettivo, sarebbe necessario “procedere alla redazione di uno studio, eventualmente in collaborazione con università o centri di ricerca, che scientificamente analizzi l’impatto della criminalità sul territorio pugliese in quelli che sono gli ambiti tradizionalmente più sensibili: l’ambiente (si pensi ai rifiuti), l’agricoltura (si pensi alle agromafie ed al caporalato), la sanità (con il sistema degli appalti sempre a rischio). Uno studio di questo tipo non rimarrebbe di certo un mero esercizio accademico ma avrebbe almeno due impatti immediati: uno sugli impegni che l’Amministrazione Regionale si troverebbe a dover affrontare e rispettare; l’altro sul bilancio regionale, all’interno del quale potremmo portare proposte da sottoporre al voto su misure efficaci che lo rendano trasparente, partecipato, orientato ad una maggiore sensibilità sui settori a rischio infiltrazione”. Ha spiegato la presidente”.
Terzo punto. Quale il ruolo della Commissione? Secondo la consigliera del Movimento 5 stelle, il Consiglio Regionale deve diventare uno degli avamposti della cultura della legalità: “non solo casa trasparente ma casa sempre aperta e impegnata. In collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale, le Università e le associazioni, propongo di organizzare percorsi tematici che possano realizzarsi nelle scuole, nelle parrocchie, nei beni immobili confiscati riutilizzati a fini sociali e che, almeno una volta a trimestre, siano ospitati proprio nell’Aula Consiliare”.
Il programma della presidente Barone è stato accolto con entusiasmo e condivisione da parte di tutti i componenti la Commissione.
In particolare il consigliere Andrea Caroppo ha sottolineato l’importanza di “prendere bene la mira sui temi da affrontare avviando un percorso di audizioni”; il consigliere Mario Pendinelli, vicepresidente della Commissione, ha chiesto uno sforzo di sintesi ed una collaborazione con le prefetture per poter dare un senso compiuto al lavoro che si va a svolgere; Alfonso Pisicchio, ha chiesto che si tenga conto fra i temi che si andranno a discutere e focalizzare, degli amministratori degli enti locali che subiscono intimidazione nel corso dello svolgimento del loro ruolo istituzionale; Cosimo Borraccino ha sottolineato l’importanza di verificare tutte le leggi nel settore della legalità che sono state approvate ma che non hanno avuto una corretta applicazione; Antonella Laricchia ha chiesto il coinvolgimento del presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione, Raffaele Cantone, con il quale mettere a fuoco una serie di temi con particolare riferimento ai rifiuti; Renato Perrini ha sottolineato la necessità di sedute itineranti sul territorio, perché ogni provincia ha la sua peculiarità; Napoleone Cera ha chiesto massimo dialogo con tutte le rappresentanze produttive del territorio e la massima collaborazione fra enti e cittadini, in modo da puntare al quadro completo delle emergenze; Sergio Blasi ha definito quella della Commissione una grande opportunità che corre il rischio però di essere un grande flop. “Per raggiungere gli obiettivi – ha detto – serve un metodo di lavoro, la concentrazione sui temi più importanti quali sanità e rifiuti, per esempio, avendo sempre chiaro il fatto che siamo una commissione di studio non abbiamo poteri speciali”; Marco Galante ha ricordato che il 6 aprile ricorre la giornata nazionale “curiamo la corruzione”, un modo per individuare gli strumenti per ridare fiducia ai cittadini; Luigi Morgante ha sottolineato che serve un percorso itinerante per comprendere bene il territorio ed abbattere il muro della criminalità.
La presidente Barone ha annunciato che nella settimana del 23 maggio, sarà ricordata la strage di Capaci e le sue vittime da Falcone alla scorta, nella quale come è noto vi erano due pugliesi. La prossima riunione della Commissione è programmata per lunedì 10 aprile alle 14.00.