“Il peso della fiscalità locale per i cittadini foggiani non cambierà. Nessuna delle aliquote e delle detrazioni sarà modificata rispetto allo scorso anno. Sia per quanto riguarda IMU e TASI sia in ordine alla TARI. L’amministrazione comunale, dunque, non metterà le mani nelle tasche delle famiglie e delle imprese. Un risultato particolarmente importante perché conseguito in una congiuntura finanziaria non facile. Aver centrato questo obiettivo è quindi indice di un percorso positivo, per il quale ringrazio l’assessore al Bilancio Annarita Tucci, il dirigente del Servizio Finanziario Carlo Dicesare e la sua struttura, il presidente della Commissione consiliare Bilancio, Paolo La Torre. Ringrazio ovviamente i consiglieri comunali, che sono stati autorevolmente parte di questo processo”. È il commento del sindaco di Foggia, Franco Landella, all’esito della seduta del Consiglio comunale in cui sono state approvate le aliquote e le detrazioni IMU e TASI, ed il Piano Economico Finanziario del servizio di gestione del ciclo dei rifiuti e le tariffe TARI 2017.
“Il tema della fiscalità locale, oggi più che mai, è questione assolutamente centrale per le comunità. E non ci sfugge quali fossero le aspettative rispetto a questo passaggio consiliare ed amministrativo – dichiara l’assessore comunale al Bilancio, Annarita Tucci –. Essere riusciti a non ‘mettere le mani nelle tasche dei cittadini’, come si dice, è per noi un punto qualificante. Poter dire loro che nessun tributo subirà aumenti è elemento più importante di tutte le polemiche politiche, sia pure legittime. Ed è significativo essere riusciti a non farlo nel settore dei rifiuti, sul quale si addensava la maggior parte dei timori”.
Le tariffe della TARI, dunque, resteranno invariate “proprio in una congiuntura drammatica per questo settore – aggiunge il sindaco di Foggia –. Come dimostra la preoccupazione manifestata da moltissime amministrazioni comunali per le conseguenze legate all’assenza di una programmazione matura e strategica da parte della Regione Puglia”. “Una fotografia impietosa scattata non da esponenti di Forza Italia o del centrodestra, ma anche dal sindaco di Manfredonia Angelo Riccardi, com’è noto esponente di primo piano del Partito Democratico – sottolinea il primo cittadino –. L’accentramento regionale di competenze scaturito con la creazione dell’ATO unico, l’assenza di una politica impiantistica realmente in grado di accompagnare la raccolta differenziata, il contratto siglato dall’ex Governatore Vendola per il conferimento a Borgo Mezzanone, con una dinamica giudicata eccessivamente sbilanciata dalla parte del gestore sul piano dei costi, l’interdizione dell’uso della discarica di Foggia disposta dall’ARPA sono segnali preoccupanti per il futuro”.
“Aver scongiurato eventuali aumenti, quindi, non è un dettaglio considerando il quadro d’insieme. Occorre adesso fare fronte comune con le altre amministrazioni comunali della Capitanata in modo serrato, pretendendo dalla Regione Puglia e dal Governatore Michele Emiliano un cambio di passo concreto – evidenzia il primo cittadino –. Nessuno di noi intende fare terrorismo, tanto più nel giorno in cui celebriamo un così significativo risultato, che rivendichiamo politicamente con orgoglio. Sbaglieremmo, però, a sottovalutare il fatto che gli errori regionali rischiano di scaricarsi nel futuro in termini economici sulle spalle e nelle tasche delle comunità. Bisogna dunque lavorare insieme, soprattutto sul fronte politico, per scongiurare questo scenario e non vanificare il risultato ottenuto oggi”.
Sul piano finanziario di Amiu spa, i consiglieri comunali Marcello Sciagura e Giuseppe Mainiero puntato sulla pregiudiziale, respinta però dalla maggioranza. “Dal nostro punto di vista – hanno spiegato – sul piano finanziario si palesano gravi irregolarità contabili che riverberano effetti negativi nei confronti dei contribuenti e distraendo dalla tariffa la corretta dinamica finanziaria del ciclo dei rifiuti, ovviamente sempre a scapito dell’Ente comunale. Infatti – hanno proseguito -, viene utilizzata una tariffa per il trattamento di biostabilizzazione dei rifiuti pari ad euro 48,70 per tonnellata, tariffa determinata dalla deliberazione n°1 del 03/09/2013 dell’ufficio di presidenza dell’ATO della Provincia di Foggia, sulla base dei del Totale Costi di Gestione dell’impianto di Biostabilizzazione pari 3.300 euro circa, rapportato, ergo diviso, alle tonnellate annue complessive trattate allora, pari a circa 68.000 (sessantottomila). Appare di tutta evidenza – concludono – che il costo indicato nel Piano Finanziario 2017, come del resto 2015 e 2016, è assolutamente sovrastimato, in danno dei contribuenti e ad esclusivo beneficio del Conto Economico di Amiu Puglia Spa”.