Cinque anni fa moriva a Pescara Franco Mancini, storico portiere protagonista dell’era Zemanlandia. Nato a Matera, nel 1968, Mancini è morto all’età di 43 anni, nel pomeriggio del 30 marzo 2012, colpito da un infarto nella sua casa di Pescara. A lui il 19 aprile 2012 è stata intitolata la curva nord dello stadio Pino Zaccheria di Foggia e il 10 marzo 2013, in occasione dell’incontro di calcio tra Matera e Foggia, è stata a lui intitolata anche la gradinata dello stadio XXI Settembre – Franco Salerno di Matera.
Portiere atleticamente preparato, Mancini era abile tra i pali, coraggioso nelle uscite fuori dall’area e capace di disimpegnarsi molto bene coi piedi. Nel corso della sua carriera ha collezionato 240 presenze in 9 campionati disputati in Serie A e 175 presenze in Serie B. Cresciuto nella squadra locale del Matera, nella quale gioca due stagioni in Serie C2 (1985-1986 e 1986-1987), passa al Bisceglie dove verrà poi prelevato ad ottobre dal Foggia. Con i satanelli nell’arco di tre anni effettua la scalata dalla Serie C1 alla Serie A, disputando complessivamente nove stagioni di cui quattro in Serie A nel 1991-1992, 1992-1993, 1993-1994 e 1994-1995. Nell’estate del 1991, dopo la promozione in Serie A, gioca titolare nell’undici di Zden?k Zeman. Al termine della prima stagione in massima serie, Mancini rimane uno dei pochi elementi della rosa a non subire lo stravolgimento societario voluto da Casillo, e viene così riconfermato per la stagione successiva.
Durante Roma-Foggia della stagione 1994-1995, Francesco Totti segna a Mancini la sua prima rete in Serie A. Disputa la sua ultima stagione da rossonero nel campionato di Serie B 1996-1997. Negli anni seguenti indossa le maglie di Bari, Napoli, Pisa, Sambenedettese, Salernitana e Fortis Trani. L’avventura di portiere termina nel mese di dicembre del 2008 con il definitivo ritiro dal calcio giocato. Ma nella stagione seguente è allenatore in seconda e allenatore portieri. Prima Manfredonia poi nel Foggia, nello staff di Zeman. Dal giugno 2011 fino al 30 marzo 2012, giorno del suo decesso, ha ricoperto l’incarico di allenatore dei portieri nel Pescara, nuova squadra del tecnico boemo.
Franco da una parte e Piero dall’altra. Sempre oggi, infatti, ricorre l’anniversario della scomparsa di Piero La Salandra, detto l’eterno condottiero, a lui infatti è dedicata la curva Sud dello stadio Zaccheria. “Da quel 30 marzo 2002 il suo cuore non ha mai smesso di pulsare – scrivono gli amici di sempre che con lui hanno condiviso gioie e dolori, successi e trasferte -. Era il pilota di una carovana di tifosi, era il dominatore della curva che oggi continua a sbandierare i colori rossoneri”.