La regia affidata agli stessi attori, esperimento teatrale a Peschici con “Ars Nova”

Sabato 1 (con la prima assoluta) e domenica 2 aprile (in replica), ore 20.30, nell’Atrio della Scuola Primaria “G.Libetta” di Peschici, andrà in scena la rappresentazione della commedia in vernacolo peschiciano in due atti di Angela Campanile, “NA’ MITTË  ‘U PÀIDË  E FA ‘A PËDATË”! (Non ancora poggi il piede e già lasci l’impronta!).
Il progetto artistico-culturale, messo in scena dalla Compagnia “Ars Nova”, sintetizza quello che una volta in un paese piccolo succedeva spesso: non solo tutti sapevano quello che avveniva pubblicamente ma tutti sapevano anche quello che ipoteticamente poteva essere avvenuto nel chiuso delle case. Le donne, che si dedicavano essenzialmente alla cura dei figli e delle faccende domestiche, erano costantemente in contatto tra di loro e a volte un sospiro, una mezza parola sussurrata della vicina di casa, interpretata in una certa maniera, portava a malintesi, a sospetti e a liti furibonde. Ed è proprio questo che viene rappresentato in questo lavoro: una persona che non ha fatto assolutamente niente viene coinvolta e colpevolizzata, na’ mittë  ‘u pàidë  e fa ‘a pëdatë, appunto.
Il primo atto si svolge in una stradina di Peschici dove si incontrano per caso Pëppënellë e Ggiuànnellë, due comari c’u sangiuànnë da generazioni che hanno stima e rispetto l’una per l’altra e per questo si raccontano sempre tutto anche le cose più intime. In questa occasione Pëppënellë confida a Ggiuànnellë del ritrovamento e della distruzione del testamento del defunto marito e Ggiuànnellë giura che mai rivelerà questo fatto ad anima viva. Subito dopo però Ggiuànnellë, parlando con altre conoscenti, si accorge che nel paese già girano voci riguardante un presunto testamento ritrovato a casa di Pëppënellë e immediatamente ha il timore che, senza aver fatto niente, la comare la possa incolpare di aver svelato il suo segreto. Il secondo atto si svolge in casa di Ggiuànnellë che, cosciente di non aver mai tradito la comare, si trova comunque, come aveva immaginato, ad essere accusata di averla tradita. Successivamente viene coinvolta nella vicenda come testimone che conosce il segreto dell’eredità del marito di Pëppënellë. 
Tutta la storia ci fa rivivere in scena il colore, le abitudini, il linguaggio, i modi di dire, la bonomia, la filosofia, la cultura popolare di un paese ancora non contaminato da quello che sarà poi la sua vicenda di paese turistico conosciuto ed apprezzato da tutti.
Il Cast – Personaggi ed Interpreti 
Pëppënellë: Lina Masella 
Ggiuànnellë: Maria Pia Masella 
Cummàrë: Giacinta Biscotti 
Tumasë: Giuseppe Caroprese 
Mattàjë: Raffaele Delli Muti
Zëjèllë: Orsola Firma 
Vungënzéllë: Michela Maggiore 
Rusënéllë: Michelina Tavaglione 
Nuculéttë: Antonella Lamonica
Salvatàurë: Enzo Piracci 
‘Léjë: Michele Mastromatteo 
Marëjéttë: Angela Corleone 
Rocchë: Nicola Acerra 
Dunàtë: Matteo Mastromatteo 
Mëchëléinë ‘u spazzéinë: Elia Salcuni 
Giovane Ragazza: Francesca Mastromatteo 
Scenografia: Nicola Costante 
Adattamento: Giuseppe Mastromatteo 
La regia è affidata agli attori stessi, come sperimentazione teatrale. 



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