“La logistica ha finalmente trovato la dovuta centralità nel dibattito politico-istituzionale, perché ne è stata riconosciuta la valenza imprescindibile per assicurare lo sviluppo del Mezzogiorno e dell’intero Paese”. Questa la posizione ribadita dalla Fondazione Mezzogiorno Sud Orientale nel corso dell’importante incontro promosso ed organizzato dalla Camera di Commercio di Foggia e dedicato all’illustrazione dell’attività del Tavolo Ali (Area Logistica Integrata) di Puglia e Basilicata.
La Fondazione – della quale il coordinatore del Tavolo Ali di Puglia e Basilicata, Mario Mega, ha ricordato il contributo e la collaborazione anche al tavolo nazionale presso il Ministero Infrastrutture e Trasporti – ha individuato da tempo nella logistica l’obiettivo prioritario della sua azione, obiettivo tradottosi nella elaborazione del piano strategico contenente le linee guida per lo sviluppo della logistica nel Mezzogiorno d’Italia, redatto ancor prima che il Governo varasse il piano nazionale della logistica.
Lo studio, realizzato dalla Fondazione Mezzogiorno Sud Orientale con la supervisione scientifica del Centro di Ricerca sulla Logistica della Liuc- Università Carlo Cattaneo, incontrò l’interesse dei territori e del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che invitò il presidente della Fondazione Eliseo Zanasi al Tavolo nazionale per la logistica nel Mezzogiorno d’Italia.
Proprio da quel tavolo sono poi partiti ulteriori input per gli approfondimenti dello studio della Fondazione sullo stato dell’arte circa l’offerta attuale dei servizi logistici sui territori, con la definizione dello step successivo che riguarderà la mappatura della domanda espressa dai territori ed il suo incrocio con l’offerta attuale, in vista del potenziamento di quest’ultima in funzione delle esigenze attuali e potenziali dei diversi contesti territoriali.
A parere della Fondazione Mezzogiorno Sud Orientale si stanno dunque recuperando decenni di ritardo sul tema della logistica, il che richiama tutti i soggetti pubblici e privati a porre in essere tutte le azioni necessarie per rendere sotto questi aspetti i territori più competitivi. In questa direzione occorre superare campanilismi a volte anche legittimi e guardare alle diverse realtà in una logica di sistema integrato che valorizzi tutto il patrimonio infrastrutturale. E ciò attraverso tre direzioni strategiche ed operative. In primo luogo completando le connessioni tra le infrastrutture esistenti con investimenti per lo più di modesta entità ma in grado di mettere finalmente in rete tra loro strade e ferrovie, porti ed aeroporti, aree industriali e retroportuali: un modo efficace per rendere più competitive le aziende dei diversi settori, favorendo nel contempo la creazione di nuovi insediamenti produttivi. Occorre inoltre favorire l’incrocio virtuoso tra la logistica ed i diversi comparti economici – industria e manifatturiero, ma anche agricoltura ed agroalimentare – creando così le condizioni per conseguire ulteriori margini di crescita e sviluppo.
Da ultimo, ma non meno importante, è necessario implementare la rete di servizi sia per le imprese che per le stesse aziende della logistica, per far sì che il Mezzogiorno e l’Italia – intesa come un’unica e grande piattaforma logistica – diventino complessivamente più appetibili nella movimentazione delle merci che spesso, ancora oggi, pur provenendo dalla riva sud del Mediterraneo seguono itinerari diversi a beneficio di altre realtà europee.
Le prime indicazioni emerse dagli studi già realizzati, infatti, ribadiscono il tema della selezione degli investimenti, da concentrare su quei nodi infrastrutturali e logistici che abbiano già dimostrato la capacità di attrarre traffico e svolgere una funzione positiva nel trasporto delle merci verso i principali mercati nazionali ed esteri di riferimento.
Il contributo e la disponibilità della Fondazione Mezzogiorno Sud Orientale su queste tematiche saranno sempre costanti, a beneficio di Regioni, Enti locali, organizzazioni di categoria e di tutti i soggetti istituzionali impegnati su logistica ed infrastrutture, con il supporto e la condivisione dei sistemi confindustriali e camerali rappresentati.