Condannato a un anno di carcere (il pm ne aveva chiesti 10) Michele Marchese, l’imprenditore agricolo accusato di aver ucciso un ladro con una fucilata. Riconosciuto l’omicidio colposo ai dieci anni in caso di omicidio volontario. Questo è quanto stabilito dal Tribunale di Foggia.
La vittima, in compagnia di un complice, voleva rubare gasolio in un’azienda vicino Troia. Antonio Diciomma, 67enne di Cerignola, fu trovato morto la notte del 26 agosto 2015 nella proprietà di Marchese, 53enne originario di Castelluccio Valmaggiore e residente a Troia. Quella notte l’uomo fu svegliato dal figlio, preoccupato per alcuni rumori avvertiti in azienda. Marchese imbracciò il fucile sparando due colpi verso alcune ombre notate dalla distanza ma finì per beccare in pieno la vittima alla schiena. Fu lo stesso Marchese ad allertare i carabinieri dopo l’incidente. Diciomma fu ritrovato con ancora il passamontagna.
Nel processo la difesa ha affermato che l’uomo avrebbe sparato solo per spaventare i ladri e costringerli alla fuga. L’accusa, invece, spingeva per il dolo eventuale perché Marchese sapeva che avrebbe potuto uccidere qualcuno.