La polizia di Foggia indaga sulla morte di Siddou Oumarou Mamane, 32enne del Niger trovato privo di conoscenza la vigilia di Natale nel parcheggio Zuretti. L’uomo, purtroppo, ha perso la vita la sera dell’8 gennaio negli Ospedali Riuniti di Foggia, dopo un’inutile battaglia durata circa due settimane. Troppo gravi i danni alla testa causati dalla caduta dal secondo anello del parcheggio. Sulle cause sono in corso indagini ma dalle forze dell’ordine bocche cucite sugli eventuali sviluppi. Sotto choc familiari, amici e colleghi di Siddou, giovane mediatore culturale. A far emergere il caso sui social network ci ha pensato la web tv locale, FrontieraTv, da sempre vicina al mondo dei migranti. Tante le domande: si è suicidato, ha perso l’equilibrio o qualcuno lo ha spinto giù da quel parcheggio? E perchè? Chi voleva bene a Siddou non si dà tregua e sta cercando la verità.
Il giovane si stava rifacendo una vita a Foggia dove svolgeva l’attività di mediatore culturale presso il Cara di Borgo Mezzanone. Seguiva anche un corso serale per diplomarsi ed era volontario della Croce Rossa. Nulla da far pensare a qualche gesto estremo. “Eppure – scrivono su FrontieraTv – la sera del 24 dicembre è successo qualcosa. Le telecamere di videosorveglianza del parcheggio Zuretti non hanno contribuito a fare luce sulla vicenda (è ripreso il momento della caduta ma non chi o cosa l’abbia provocata), ma quel che è certo è che la caduta gli ha provocato dei danni al cervelletto irreversibili.
Famiglia, colleghi ed amici vogliono conoscere la verità. Vogliono capire come siano andati realmente i fatti, chiedono che sia alzato il velo sulla morte di un giovane migrante che sognava di vivere in modo dignitoso e libero qui a Foggia, la sua nuova casa”.