È morto Tullio De Mauro, insigne linguista ed ex ministro alla Pubblica istruzione nel biennio 2000-2001. L’accademico nato a Torre Annunziata (Napoli) il 31 marzo 1932 si è spento all’età di 84 anni. Fratello del giornalista foggiano Mauro, rapito da Cosa Nostra e mai più ritrovato, è stato un punto di riferimento importante della cultura italiana. Il padre Oscar, chimico, apparteneva a una famiglia di medici e di farmacisti, stabilita da diverse generazioni a Foggia. La madre Clementina Rispoli, insegnante di matematica, era di famiglia napoletana. È stato sposato dal 1963 al 1989 con Annamaria Cassese (1941-m. 1989), con cui ha avuto i figli Giovanni (1965) e Sabina (1966), e dal 1998 è stato sposato con Silvana Ferreri.
È stato consigliere della Regione Lazio, eletto come indipendente nelle liste del PCI (1975-80), e, in tale qualità, assessore alla cultura (1976-77) e componente del Consiglio nazionale dei Beni Culturali (1977-80); è stato membro del Consiglio d’Amministrazione dell’Università di Roma La Sapienza (1981-85) e delegato per la didattica del Rettore (1986-88). Ha fatto parte delle commissioni del Ministero Pubblica Istruzione per la riforma dei programmi dei bienni e dei trienni delle scuole mediosuperiori (c.d. “commissione Brocca”: 1986-1994) e, dal 1994, del gruppo di lavoro paritetico Ministero Istruzione-Giscel/SLI. Dal 1989 al 1998 è stato componente della Commissione per i Premi Nazionali per la Traduzione presso il Ministero dei Beni Culturali. Dal 1996 al 1997 è stato presidente della Istituzione Biblioteche e Centri culturali del Comune di Roma, allora appena costituita. Nel 1997 ha fatto parte della Commissione del Ministero dell’Istruzione sui saperi fondamentali per la scuola. Dal 1998 al 2004 è stato componente della Consulta dei comitati per le celebrazioni e le edizioni nazionali presso il Ministero dei Beni Culturali. Dal 26 aprile 2000 al 12 giugno 2001 è stato ministro della Pubblica Istruzione nel secondo governo Amato. Dal luglio 2001 al febbraio 2005 è stato delegato del Sindaco di Roma per i rapporti con le università della Città; dal 2001 è stato presidente del consorzio (tra Comune di Roma, Regione Lazio e imprese informatiche) “Gioventù digitale” dal 2007 trasformato in Fondazione “Mondo digitale”, da cui si è dimesso, su richiesta dell’allora Sindaco, nel 2010. Dal 2005 al 2013 ha presieduto l’Associazione ex alunni del Liceo Giulio Cesare. Dal novembre 2007 al luglio 2012 è stato direttore della Fondazione Maria e Goffredo Bellonci e presiede il comitato direttivo del Premio Strega, dal luglio 2012 è presidente della Fondazione. Dal 2009 al 2011 ha presieduto la giuria del premio Città del libro. Dal luglio 2010 è stato componente del Comitato Tecnico Scientifico per l’elaborazione della proposta di legge regionale per la tutela, valorizzazione e promozione del patrimonio linguistico, dialettale e culturale della Calabria, approvata nel giugno 2012. Dal 2013 al 2014 ha presieduto il gruppo di lavoro nominato dal ministro del lavoro Enrico Giovannini e della ministra dell’istruzione, Chiara Carrozza, per la elaborazione di proposte conseguenti all’indagine PIAAC sulle competenze della popolazione adulta italiana, dal 2016 è componente in qualità di esperto della commissione sull’intolleranza nominata dalla Presidente della Camera Laura Bolodrini.