Tempo di bilanci anche per Confcooperative Foggia che, questa mattina, ha tenuto una conferenza stampa per rendere noti i dati 2016 del sistema cooperativistico territoriale. L’organizzazione imprenditoriale di livello provinciale è presente in tutti i comuni della provincia di Foggia attraverso la rete territoriale delle proprie associate, costituita da circa 330 cooperative. Le attività da essa svolte sono la revisione biennale, promozione, tutela e valorizzazione delle imprese cooperative aderenti, oltre ad un servizio di aggiornamento e assistenza.
In questi 12 mesi, Confcooperative Foggia ha incrementato la propria base associativa, registrando l’adesione di 22 nuove cooperative ed ha registrato che 15 cooperative sono in standby di attività. Ha proseguito nei mesi partecipando ai tavoli previsti del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali sull’Osservazione Permanente previsto dal Protocollo sulla Cooperazione e sull’emersione dal lavoro irregolare. Ha confermato inoltre, la nomina istituzionale e qualificata di Giorgio Mercuri a Presidente dell’Unione.
Nota dolente del 2016, è la registrazione di un forte ritardo nei pagamenti da parte della Pubblica Amministrazione, dai comuni alle Regioni, circostanza che ha provocato la cancellazione di numerose imprese operanti prevalentemente nel terzo settore. Nonostante ciò, ha avviato il progetto di Servizio Civile “Percorsi Alternativi”, uno sportello informativo riservato a stranieri, migranti e richiedenti asilo e sportello di protezione internazionale a chi è in ricerca di un lavoro o di una casa, di bisogni primari da soddisfare, ma anche a soggetti over 45, disoccupati e analfabeti informatici.
“Confcooperative non sta crescendo solo a livello locale ma sta cercando di avere anche dei ruoli importanti sia a livello regionale che nazionale per cui riteniamo che questo possa aiutare a crescere il nostro territorio anche sotto il punto di vista della rappresentanza – ha detto il presidente Giorgio Mercuri -. L’Unione di Foggia ha consolidato la propria base associativa come Unione Provinciale. Siamo la seconda a livello regionale per numero di cooperative e per fatturato complessivo. In alcuni settori come quello agroalimentare rappresentiamo il 50% della cooperazione regionale aggregata. Proprio in questi giorni abbiamo raccolto oltre 100 mila firme in tutta Italia per la difesa contro le false cooperative – ha proseguito Mercuri -. Ci siamo dati delle regole che non sono solo di trasparenza verso l’esterno, ma anche regole interne in modo particolare su quella che è la partecipazione degli organi nella vita di cooperazione, perchè troppo spesso la cooperazione manca di opportunità di momenti di confronto ed incontro. Noi per quanto ci riguarda ci siamo dati anche delle regole che riguardano il controllo interno. Inoltre – ha svelato il presidente – èin discussione al Ministero dello Sviluppo Economico anche una nuova proposta di revisione delle cooperative”.
Confcooperative Puglia è sul territorio regionale la più rappresentativa realtà associativa di rappresentanza e tutela sia per il numero di aderenti che per la distribuzione delle aderenti nei diversi comparti economici e produttivi. Inoltre è un player di primo livello nella fornitura di servizi di welfare .
“In Confocooperative da qualche anno c’è stata la creazione di una nuova confederazione che mette insieme quelle cooperative che seguono insieme l’ambito sanitario e non solo quello sociale. Oggi il nostro sistema cooperativo eroga servizi di altissima qualità – ha detto Michele Gravina, Responsabile Operativo Area Sud di Banca Etica -. Pensiamo alle molte delle case famiglia, strutture per anziani, servizi nelle scuole per disabili, asili e scuole private. La cooperazione sociale sta investendo anche in nuova sperimentazione, la comunità di Emmaus ad esempio, sta investendo sull’agricoltura sociale oppure pensiamo agli amici di VàZapp” – ha citato Gravina -.
“Le cooperative più grandi riescono a sopperire alle mancanze della pubblica amministrazione in termini di pagamento. Abbiamo delle realtà in provincia di Foggia che negli ultimi anni sono cresciute tantissimo – ha dichiarato Raffaele de Nittis, componente del consiglio provinciale -. Se da un lato ci sono aspetti positivi, dall’altro ci sono anche aspetti negativi. Uno di questo è il tema dei controlli. Ci sono pochi funzionari e a sua volta non possiamo aspettarci tanti controlli. Bisogna comunque controllare nel migliore dei modi questi servizi ed anche il modo in cui essi vengono erogati negli standard minimi organizzativi” – ha concluso.
Per il settore agricolo le cooperative più rappresentative sono il Consorzio Agroforestale Confat, che celebra proprio quest’anno il suo decennale, il Consorzio A.P.O. Foggia, il Gruppo Concer Foggia e OP del Tavoliere di Deliceto e le Cantine Cooperative localizzate tra Foggia, Stornara, Ortanova, Cerignola, San Severo e Lucera.
Per quanto riguarda il settore Cooperative di lavoro e servizi, ricordiamo la Cooperativa Tre Fiammelle, La. VIT – lavanderia industriale, e Nuova San Michele. Per il settore sociale, i consorzi Icaro, Aranea, Opus e Sanità e Servizi. Cultura Sport e Turismo sono ad opera di Video Service, società cooperativa leader nel settore delle tecnologie per la comunicazione. Il Consorzio Unitario Coop Casa è il più illustra del settore edilizio di abitazione, mentre Sanità Più e San Giovanni di Dio sono le cooperative più note del settore socio-sanitario.
Alla conferenza di questa mattina ha partecipato anche Carla Calabrese, componente del consiglio provinciale e a vice presidente regionale di Confcooperative, e il direttore dell’Unione Matteo Cuttano.
Si pensa già al 2017 e all’importante traguardo da raggiungere: quello di far diventare Foggia un punto di rifermento per il grano e per il turismo e perchè no, capitale del Mezzogiorno e sede dell’agroalimentare.