La Giunta regionale ha scelto Foggia per il centro antiveleni di riferimento. La buona notizia arriva a pochi giorni dall’inserimento del centro guidato da Anna Lepore tra i punti di riferimento per la prevenzione e gestione delle intossicazioni e per la valutazione e gestione del rischio chimico per fabbricanti, importatori, utilizzatori a valle, specialisti e consumatori degli Stati Membri.
Secondo dati dell’UE, i Centri Antiveleni Europei gestiscono mediamente 600mila chiamate anno, di cui 400 sono i casi di morte per avvelenamento da sostanze chimiche.
La stessa UE sottolinea che ogni singolo Stato Membro è tenuto ad istituire organismi designati per la gestione delle intossicazioni da sostanze e miscele pericolose conosciuti come Centro Antiveleni (CAV) e di avere come primo scopo quello di fornire informazioni tossicologiche, di valutare e di gestire il Rischio Chimico.
Tali informazioni in primis sono fornite ai fabbricanti, importatori e utilizzatori a valle che fabbricano o immettono sul mercato sostanze o miscele pericolose secondo i regolamenti europei.
Gli stessi medici, veterinari, farmacisti, utenti professionali e consumatori possono consultare questi organismi designati (CAV) per ottenere informazioni o protocolli per la gestione degli avvelenamenti
Uno studio della Commissione Europea stima che grazie alla presenza e al supporto dei Centri Antiveleni si preveda una migliore rapidità e qualità delle risposte di emergenza con un risparmio netto di 550 milioni per le aziende. L’UE attuerà definitivamente tale programmazione entro il 2020.
Essere Centro referente per la Puglia e per la stessa Europa è motivo di orgoglio per lo staff del Centro Antiveleni di Foggia, per l’Azienda Ospedaliero- Universitaria “OO.RR.” di Foggia e per la stessa Regione Puglia. Tale realizzazione è stata possibile grazie alla esperienza e all’attenzione nell’ambito della valutazione e gestione del rischio chimico consolidatasi negli anni.