“Non possono esserci riflessioni di fronte all’assurdità di un episodio come quello che si è portato via la vita di una ragazza di venticinque anni – commenta il rettore dell’Università di Foggia, Maurizio Ricci –. Non ci sono considerazioni, almeno nell’immediato, da articolare. Ma solo l’incapacità di rassegnarsi a un avvenimento che è, e resterà, del tutto inaccettabile. A nome mio e dell’intera Comunità accademica che rappresento, volevo che giungesse in maniera forte e soprattutto sincera la vicinanza ai famigliari, agli amici e ai conoscenti di Luigia Campanaro. E del suo compagno, che era con lei la sera in cui sono stati investiti. Abbiamo perso una nostra ex studentessa, abbiamo perso una delle persone su cui una Università fonda il proprio patrimonio umano e intellettuale. Ed è una perdita grave, ribadisco inaccettabile”.
Luigia Campanaro (nata nel 1991) si era laureata in “Consulente del lavoro ed Esperto di relazioni industriali” presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Foggia il 17 febbraio 2016. Lo stesso Dipartimento – che nel recente passato molto si è impegnato sul tema della sicurezza stradale, organizzando incontri e seminari finalizzati all’inasprimento delle pene previste dalla Legge – alla luce di questo drammatico accadimento sta prendendo, proprio in queste ore, in seria considerazione l’istituzione di una borsa di studio intitolata alla sua memoria: una borsa di studio che si occupi della diffusione legale, sociale e culturale dei contenuti del testo della Legge sul reato di “Omicidio stradale”, introdotto di recente anche nel nostro Codice Penale. Un impegno che sostanzialmente l’Università di Foggia aveva già assunto, attraverso altre manifestazioni organizzate segnatamente dal Dipartimento di Studi umanistici. Lettere, Beni culturali e Scienze della Formazione e dal Consiglio degli Studenti UniFg in memoria di Mario Del Sordo (indimenticato dottore in Lettere, scomparso a causa di un incidente stradale la notte tra il 25 e il 26 maggio 2014) e attraverso una raccolta firme estesa anche alla comunità con l’obiettivo di proporre l’introduzione del reato di “Omicidio stradale” (proposta che poi è finalmente divenuta Legge dello Stato, il 9 marzo 2016).