Un anno e mezzo di soprusi, violenze fisiche e maltrattamenti sono i comportamenti che ha dovuto sopportare una giovane donna di Stornara da parte del suo convivente, Alex Olteanu, classe 1994, di nazionalità rumena.
Erano gli inizi del 2015 quando una giovane donna italiana intraprese una relazione sentimentale con il rumeno. Sin da subito, nonostante la donna fosse anche in attesa di una figlia, l’uomo iniziò a maltrattarla e picchiarla, obbligandola a non uscire di casa e rivolgendo pesanti minacce anche alla sua famiglia.
La convivenza ed i maltrattamenti sono andati avanti fino allo scorso 15 settembre – anche dopo la nascita della bambina -, quando, dopo l’ennesimo episodio di violenza fisica, avvenuto davanti al figlio di pochi mesi, la donna è fuggita rifugiandosi da alcuni parenti, lontana da Stornara.
Poiché le ferite riportate durante l’aggressione erano abbastanza gravi e la donna cominciava ad accusare malori, i parenti l’hanno accompagnata presso l’ospedale del luogo, dove i medici le hanno diagnosticato diverse ferite e fratture nella zona lombare, con prognosi di 21 giorni. Immediatamente i sanitari hanno allertato il commissariato. Avviate le prime indagini, gli agenti hanno subito acquisito la denuncia da parte della donna la quale, nonostante le ferite riportate, in un primo momento non voleva neanche formalizzarla, dicendo che avrebbe voluto aspettare ancora per tentare una riappacificazione con quello che era il padre di sua figlia.
Solo grazie alla mediazione dei poliziotti ed all’intervento della sorella della vittima, la donna si è decisa a denunciare e dichiarare che, dall’inizio della sua relazione, il giovane la obbligava a rimanere chiusa in casa, all’interno della camera da letto, e ad uscire solo quando lo imponeva lui. Ha anche aggiunto che ad ogni sua richiesta, di qualsiasi genere, l’uomo rispondeva con dure offese contro la donna arrivando, quasi giornalmente, a picchiarla con calci e pugni, fino alla sera del 15 settembre scorso, quando l’ha picchiata violentemente a causa di un banale motivo. La donna, solo il giorno dopo, approfittando dell’assenza dell’uomo, nonostante avesse serie difficoltà a deambulare, è fuggita via con la piccola figlia, chiedendo aiuto ad un conoscente che l’ha accompagnata presso l’abitazione della madre, sita in un altro paese. Una volta raggiunta la casa della mamma, quest’ultima, spaventata dalle ferite sul volto della figlia che non riusciva neanche a stare in piedi, ha chiamato immediatamente la sorella della vittima che ha provveduto ad accompagnare la giovane donna in ospedale.
La polizia ha accertato quanto dichiarato dalla donna in sede di denuncia, svolgendo le indagini del caso e richiedendo, all’autorità giudiziaria competente, l’emissione di idonea misura cautelare. La tesi investigativa è stata sposata in pieno e il 18 ottobre scorso è stata emessa l’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Olteanu, condotto nella Casa Circondariale di Foggia con le accuse di sequestro di persona, lesioni aggravate e maltrattamenti in famiglia.