Circa un centinaio di ragazzi all’esterno dell’istituto Poerio per protestare, sostenuti dalla maggior parte dei docenti. Per molti di loro niente ingresso nelle aule, troppo insicure per affrontare serenamente le lezioni. La scuola foggiana si ferma per le cattive condizioni dello stabile. Negli ultimi giorni sono caduti calcinacci dal soffitto e si è verificato persino il cedimento di una finestra. Lunedì mattina è previsto un consiglio di istituto straordinario. “Sono due anni che questi solai dovevano essere rifatti ma le promesse non sono mai state rispettate”, spiega a l’Immediato uno degli studenti. Ma proprio mentre la protesta è in corso, dalla Provincia ecco un comunicato stampa. Poche righe per annunciare gli imminenti lavori all’interno dell’istituto: “Il Settore Manutenzione Edilizia e Patrimonio Immobiliare della Provincia di Foggia ha fatto sapere che in data 12 ottobre è stato sottoscritto il contratto di appalto per il progetto di messa in sicurezza dei solai in latero-cemento mediante interventi di antisfondamento presso l’Istituto Magistrale Poerio del capoluogo dauno. L’impresa aggiudicataria è l’Edil Togen di Bisceglie. Importo del contratto 599.373,70 euro oltre IVA. Entro quarantacinque giorni, come da normativa vigente, avverrà la consegna dei lavori”.
Questa, in buona sostanza, la risposta del presidente della Provincia di Foggia, Francesco Miglio, alle proteste degli studenti, preoccupati per lo stato pietoso della struttura. Ma i ragazzi restano coi piedi ben saldi a terra dato che circa due anni fa vennero annunciati altri interventi ma i problemi, a quanto pare, sono rimasti.
“A pochi mesi dalle scosse di Terremoto nel Centro Italia, che ha devastato molte scuole ed edifici pubblici – hanno scritto ieri gli studenti -, nel 2016, al Liceo Poerio si può ancora morire. Mentre gli esiti della “Buona Scuola” si dimostrano più teorici che pratici, ed oltre le dichiarazioni di Matteo Renzi sull’importanza dell’edilizia scolastica, nel liceo foggiano nuovi segni di cedimento della storica sede di Piazza Italia. Durante l’inizio della settimana, infatti, sono caduti calcinacci in una delle aule del piano superiore del plesso centrale del liceo. Fortuna ha voluto che la classe non ci fosse a causa dell’entrata alla seconda ora. Così, nel 2016, la sicurezza e l’incolumità dei ragazzi viene legata al fato, al destino, alle conseguenze casuali di un vecchio liceo di provincia”.
“Il disagio – hanno spiegato gli studenti –, tamponato con un silenzio più assordante dei calcinacci, è stato “rattoppato” con una turnazione: due giorni di scuola a testa. Due per i ragazzi del piano superiore e due per i ragazzi del piano inferiore che hanno dovuto accogliere i propri amici in mancanza di spazio. È possibile tutto ciò, nel 2016? È possibile non andare a scuola per giorni? È possibile turnare con le classi per non risolvere nulla? È possibile che la Provincia non dica nulla? Non faccia nulla, lasciando sola la comunità scolastica e la dirigente in balia delle onde? Noi studenti pensiamo che queste siano le domande a cui dovrebbe rispondere Francesco Miglio, presidente della Provincia. La politica del futuro è quella che tutela i ragazzi e la loro formazione. Se per il presidente non è cosa importante, non è sintonizzato con il nostro futuro, con l’immediato futuro”. Infine l’hashtag #IoDomaniNonEntro.
Intanto sempre in Puglia, a Brindisi, presso l’istituto professionale Ferraris le autorità sanitarie hanno certificato lo stato di degrado della struttura: dai solai all’impianto elettrico. E la preside ha disposto di fare lezione in piazza per circa 700 studenti.
Scuole chiuse a San Severo
E mentre a Foggia monta il caso del Liceo Poerio, Francesco Miglio, presidente della Provincia ma anche sindaco di San Severo, nelle scorse ore, a seguito di verifiche commissionate dal Comune, ha disposto nella sua città la chiusura del plesso di via Ergizio dell’Istituto Scolastico Comprensivo “Zannotti – Fraccacreta”, fino a revoca della stessa, e dell’Istituto Scolastico Comprensivo “Palmieri-San Giovanni Bosco”, relativamente al plesso “Palmieri” dal 13 al 18 ottobre.