L’Italia è sempre più divisa nell’accesso alle cure e quasi un cittadino su 10 rinuncia a curarsi per motivi economici, legati al costo dei ticket, e per le lunghe liste di attesa. Nel Sud, ed in particolare in Puglia e Campania, i cittadini ricorrono più di frequente agli specialisti privati per aggirare il problema dei tempi troppo lunghi nel pubblico. Ma è proprio in queste due regioni si acuiscono le sacche delle nuove povertà. Per questo è nato, all’interno dell’ospedale D’Avanzo di Foggia, il So.San: un ambulatorio che offrirà ai cittadini bisognosi visite specialistiche gratuite.
Grazie al coordinamento dei Servizi sociali del Comune di Foggia, infatti, il “braccio operativo” dei club Lions proverà a creare un “servizio collaterale, non sostitutivo” che possa dare risposte alle situazioni di indigenza più gravi. L’idea è venuta qualche tempo fa al reumatologo Giuseppe D’Alessandro, il quale non ha impiegato molto tempo a mettere assieme le volontà di quattro club della provincia (due a Foggia, uno a Cerignola, l’altro a Manfredonia). “Sono rimasto piacevolmente sorpreso dalla facilità con la quale hanno aderito tutti – ha spiegato il medico del D’Avanzo -, adesso punteremo ad estendere la rete in provincia”. L’obiettivo è quello di replicare in Capitanata i modelli già sperimentati a Bari e al “Miulli” di Acquaviva delle Fonti.
“Ci sono ben 5553 medici laici in Italia, oltre 600 in Puglia, questi sono i numeri per costruire la nostra rete di solidarietà per i bisognosi – ha spiegato Salvatore Trigona, referente nazionale So.San -, si tratta di persone che hanno voglia di fare, che possono mettere a disposizione un po’ del loro tempo per gli altri: dobbiamo metterli in condizione di farlo”. Il primo passo a Foggia è stato fatto con la realizzazione di uno spazio dedicato a Madre Teresa di Calcutta all’interno del D’Avanzo, inaugurato oggi alla presenza del management dei Riuniti (il direttore generale Antonio Pedota, il direttore amministrativo Michele Ametta ed il direttore sanitario Laura Moffa). “Dobbiamo diventare come Emergency, noi abbiamo più potenzialità”, ha precisato Tricona, prima di citare un’altra frontiera, quella del sostegno ai migranti: “A Siracusa abbiamo fatto un progetto con la Prefettura, questo è un tema sul quale si potrebbe lavorare anche a Foggia. Il So.San vuole gestire la sanità di tutti…”.
A dettagliare l’operatività del centro, l’avvocato Giuseppe Vinelli: “Daremo risposte ai nuovi poveri, a chi si è trovato a vivere in auto dopo aver perso lavoro e famiglia e ai migranti – ha spiegato -. Metteremo a disposizione medici, tutti assicurati, che offriranno il proprio supporto senza alcun costo per il paziente, che verrà segnalato dagli assistenti sociali”. Sulla stessa linea, il Comune di Foggia che, per mezzo della responsabile dell’ufficio di piano Maria Rosaria Bianchi, ha annunciato l’apertura di uno sportello per le nuove povertà il mese prossimo. I tempi per partire sono serrati, a breve si potrà già iniziare con le visite pescando dalle disponibilità di specialisti (“anche non aderenti ai club Lions”, precisano”). “Avremo bisogno del supporto dei medici di medicina generale – ha concluso D’Alessandro -, perché nessuno meglio di loro conosce le situazioni di indigenza delle famiglie. Non vogliamo sostituire nessuno, vogliamo offrire un servizio in più per chi ha bisogno e non può aspettare liste d’attesa interminabili per curarsi”.