Foggia naviga #daquestapartedelmare verso il Mediterraneo con Suad Amiry, architetta palestinese, fondatrice e direttrice del Riwaq Center for Architectural Conservation a Ramallah. Ieri nell’auditorium Santa Chiara, stracolmo soprattutto di giovani, l’incontro con l’autrice siriana, palestinese di adozione, nell’ambito del primo appuntamento di “Questioni Meridionali”. Simpatica e solare, la Amiry si è raccontata in un ottimo italiano, intervallato da alcuni interventi in inglese. Autrice di “Sharon e mia suocera”, il suo primo romanzo in cui raccontava l’assedio di Ramallah, la città nella quale vive in Palestina, da parte degli israeliani, Suad Amiry ha sentito il bisogno di dar voce alla terra in cui è nata nel nuovo romanzo ‘Damasco’ (Feltrinelli, 2016) che un tempo era “la perla dell’Oriente” e oggi conta più di 4 milioni di rifugiati e oltre 400 mila morti in anni di guerra civile. Suad Amiry ha anche fatto parte delle delegazioni palestinesi per la pace in Medio Oriente. “I rifugiati vanno visti e giudicati per la loro storia. Una storia da rispettare”. Nel suo libro, declinato al femminile, circa 150 anni di vicende a partire dal 1862, toccando tante città del mondo arabo, compreso il viaggio della nonna dalla Palestina a Damasco. “Quando ero piccola, la Siria era un luogo sicuro, oggi c’è una crudeltà maggiore che in Palestina ma tutto, come nelle cose della vita, finirà prima o poi”.
Tanti gli aneddoti regalati al pubblico presente, con riferimento persino al suo rapporto con la suocera. “Vivevo due guerre civili, una all’esterno e una dentro casa dove mia suocera venne ad abitare per 42 giorni che a me sembravano 42 anni”. Infine un ringraziamento al pubblico presente. “Qui a Foggia uno dei festival più belli ai quali ho partecipato. Soprattutto perché pieno di giovani. Voi siete il futuro”.
Questioni meridionali ripartirà sabato 10 alle 19, presso il Fuori Squadro di vico Arco Contini con la presentazione del libro ‘Mi chiamo Danilo e faccio domande’, (Aracne, 2016) della foggiana Mara Mundi. Alle 21, a Santa Chiara, reading musicale ‘Da questa parte del mare’ di Gabriele Zanini, Giovanni Chiapparino e Pietro Verna.
Domenica 11 dalle 19.30 al Cenè sarà di scena ‘Anubi’ (Grrrz, 2015) di Marco Taddei e Simone Angelini che ha vinto il premio come miglior fumetto del 2015 per i lettori di Repubblica XL il cui oggetto è il crepuscolo di una divinità egizia ormai ridotta a “frequentare sociopatici” e “vivere di Campari” in cui una miriade di personaggi disgraziati sono l’umanità che si incontra nell’universo-mondo che va da Pescara a Vasto. Alle 22 concerto di due protagonisti della scena musicale napoletana. Maldestro, già protagonista al concerto a Roma del Primo Maggio e che ha recentemente aperto Daniele Silvestri al meeting del mare di Sapri e Gnut, con melodie sospese tra pop e folk che si condensano in un universo fatto di visioni che parlano di quotidianità semplice ma profonda.
Sarà il Teatro Umberto Giordano a ospitare la chiusura di Questioni Meridionali sabato 17 alle 21, affidata a Parole Note Live, un nuovo dialogo tra musica e poesia. Arrivano da Radio Capital Giancarlo Cattaneo e Maurizio Rossato e in Parole Note imbastiscono uno spettacolo capace di creare suggestioni visive miscelando poesie, flow elettronico e immagini di grande impatto emotivo.