Dal malato di Alzheimer alla casalinga con la quinta elementare. Continuano ad arrivare centinaia di segnalazioni al movimento consumatori (ce ne sono più di 1200 solo in Puglia, ma tante altre arrivano dal resto d’Italia) di azionisti “ignari” che, da un giorno all’altro, hanno visto volatilizzarsi i propri risparmi. “Proponevano azioni di Banca Veneto, che ha acquisito qualche tempo fa BancApulia, a persone che non avevano la possibilità di verificare adeguatamente – spiega a l’Immediato Bruno Maizzi, presidente del movimento -. Da San Severo la figlia di due genitori con problemi – madre sorda, padre malato di Alzheimer – ci ha contattato perché gli è stato rifilato un prodotto di questo tipo. A Bovino, invece, hanno vincolato un mutuo all’acquisto preventivo di azioni che non avevano alcun valore. Oppure a Vieste, dove una casalinga poco istruita si è ritrovata ad essere un’esperta del settore nel questionario…”.
La linea da percorrere, secondo il movimento di tutela dei consumatori, è quello dell’accordo conciliativo con l’istituto di credito. “Non possiamo consigliare di intraprendere contenziosi e cause infinite, con ulteriore esborso di denaro per famiglie in difficoltà economica – prosegue Maizzi -, anche perché abbiamo avuto aperture da parte della banca. Il nostro obiettivo è quello di recuperare subito l’80-90 per cento dei risparmi”. Anche se all’orizzonte si intravede già la beffa: in questi giorni stanno arrivando delle lettere in cui si propone l’acquisto di azioni per la ricapitalizzazione.
La politica pugliese si muove

Il caso BancApulia è oggetto di una mozione depositata dal capogruppo di Noi a Sinistra, Guglielmo Minervini: “La Giunta regionale si mobiliti per sostenere i risparmiatori e i piccoli azionisti pugliesi di BancApulia, chiedendo un intervento del governo nazionale così come è stato fatto per Banca Etruria, avviando un confronto con le associazioni dei consumatori, istituendo un fondo finalizzato a sostenere le spese legali dei risparmiatori e degli azionisti che lamentano di essere stati truffati, ma anche dando vita a una forte campagna di educazione finanziaria per aumentare la conoscenza e la consapevolezza dei piccoli risparmiatori sui rischi che certi investimenti possono comportare”. “La vicenda di BancApulia – continua Minervini – sta generando grande preoccupazione e sconforto in una platea molto grande di risparmiatori e piccoli azionisti pugliesi che vedono concretizzarsi il rischio di perdere, in taluni casi, i risparmi di una vita intera. Da quello che si apprende, ci sarebbero moltissimi casi in cui collocamenti azionari ad alto rischio sarebbero stati proposti come investimenti sicuri e redditizi, venendo meno alle norme di tutela degli investitori e dei consumatori”.
“Davanti ad un quadro così allarmante – continua Minervini – non si può rimanere con le mani in mano: è un fenomeno che, purtroppo, ci riguarda da vicino, con possibili ricadute negative anche per l’economia regionale. Secondo alcune stime i pugliesi coinvolti, le piccole aziende interessate, sarebbero migliaia e le perdite complessive ammonterebbero a diverse centinaia di milioni di euro”. “Il mio auspicio – conclude la nota del capogruppo di Noi a Sinistra – è che il Consiglio discuta e approvi al più presto questa mozione ma che, soprattutto, il governo regionale prenda finalmente in mano la vicenda: i risparmiatori e gli azionisti che sono stati tratti in inganno vanno tutelati e aiutati a veder riconosciuti i loro diritti di consumatori”. È d’accordo Maizzi, che aggiunge: “Siamo disponibili ad avviare un confronto proficuo con la Regione ed anche a sostenere eventuali richieste al Governo per dare un sospiro di sollievo alle migliaia di investitori pugliesi, molti dei quali hanno investito in azioni i risparmi di una vita”.