Beffato dalle impronte. Così è finito in manette Lhabib Bouhgazi, 31enne marocchino senza fissa dimora. Il giovane, assieme a un complice, è stato arrestato per la rapina al Convì di via Onorato a Foggia, pieno centro storico, il 13 giugno del 2015. Il marocchino, intercettato nel quartiere ferrovia del capoluogo dauno, nei pressi di un kebabbaro, era anche irregolare sul territorio nazionale.
Nella mattinata di quel giorno, due soggetti con passamontagna e coltello, fecero irruzione all’interno dei locali del supermercato e puntando l’arma al cassiere, si fecero consegnare l’incasso di circa 1000 euro, per poi fuggire a piedi lungo le vie limitrofe. I carabinieri, immediatamente giunti sul posto, raccolsero le prime dichiarazioni dei dipendenti del supermercato che fornirono una descrizione fisica dei due soggetti e dei vestiti da loro indossati e si adoperarono immediatamente nelle ricerche dei due, acquisendo numerosi filmati dei sistemi di videosorveglianza ubicati nelle vie limitrofe all’esercizio commerciale.
In particolare i militari riuscirono a raccogliere parte degli indumenti indossati dai rapinatori e gettati anche sotto le auto in sosta, oltre a una busta utilizzata dai due per raccogliere il denaro. I reperti sono stati analizzati dagli agenti del RIS grazie ai quali sono emerse le impronte digitali del cittadino marocchino sulla busta di plastica. Questo, aggiunto alle immagini dei sistemi di videosorveglianza, ha tolto ogni dubbio agli inquirenti sulle responsabilità del 31enne. Le risultanze investigative hanno permesso, quindi, all’Autorità Giudiziaria di emettere un provvedimento restrittivo. Le ricerche del marocchino sono durate qualche giorno, poiché rese difficili dallo stato di clandestinità del giovane che una volta rintracciato è stato condotto in carcere.