Campagna elettorale per le elezione amministrative del 5 giugno in dirittura d’arrivo: tra i dieci comuni della Capitanata chiamati a rinnovare il consiglio comunale e ad eleggere il sindaco, tre sono quelli del Gargano, ovvero Vieste, San Giovanni Rotondo e San Marco in Lamis. Il sistema di voto è quello maggioritario secco in base al quale vince la lista che ottiene più voti. Possibile anche la doppia preferenza, una per sesso.
Unico comune dei tre sopra i 15mila abitanti è San Giovanni Rotondo, dove si gioca una sfida politica fondamentale, e dove l’esito finale affidato al ballottaggio sembra piuttosto scontato. I due contendenti favoriti appaiono l’avvocato Nardino Maruzzi per il centrosinistra e Costanzo Cascavilla, in rappresentanza di un centro-destra nel quale Forza Italia ha abbandonato, tra polemiche e siparietti poco edificanti in consiglio comunale, il sindaco uscente Luigi Pompilio, a sua volta ricandidatosi con civiche ed Area Popolare. Attorno a Maruzzi, esponente dell’ormai consueta “società civile”, si è costruita a fatica un’alleanza con all’interno cinque civiche ed il Partito Democratico, dopo una fase politica tribolata, tra primarie mancate e complicate composizioni delle liste. I democrati ci mettono faccia e simbolo, e non fanno mancare l’apporto convinto dei big del partito. Al fianco di Cascavilla una composita e variegata coalizione con Popolari, i fittiani di CoR e Forza Italia, e tanti personaggi protagonisti della politica locale degli ultimi anni, sia per il sostegno alla maggioranza che per le trattative seguenti, fra i quali Miglionico, Cappucci, Mischitelli ed i fratelli Mangiacotti.
San Marco in Lamis al voto al turno secco per la prima volta nella propria storia, frutto di un calo demografico che ha portato il paese sotto la soglia dei 15mila abitanti: qui la sfida designata è quella tra Spagnoli e Merla. Il primo è l’uomo scelto dal deus ex machina della politica sammarchese, l’onorevole Angelo Cera, che dopo la fine del suo mandato da sindaco, ha messo a capo della coalizione “San Marco nel Cuore” il presidente uscente del consiglio comunale Pasquale Spagnoli, favorito della vigilia e forte dell’appoggio dell’Udc di Cera (padre e figlio), Rifondazione Comunista e Socialismo Dauno. Per la lista “Per San Marco” di Michele Merla, vincitore delle primarie di marzo contro Delle Vergini, l’appoggio di un centrosinistra con Pd, vendoliani e i civatiani di “Possibile”.
Altra sfida dove sono puntati i fari della politica regionale è quella di Vieste, visto l’atipico scenario venutosi a creare. Dopo vent’anni di governo azzurro, (parte di) Forza Italia e Partito Democratico si presentano unite, a sostegno di Nicola Rosiello e della sua lista civica“Futura”. Una candidatura fonte di svariate polemiche, con il coordinatore provinciale forzista Di Mauro che non ha lesinato di recente critiche per uno sbilanciamento dem della lista, ‘minacciando’ valutazioni di sorta qualora fossero continuati gli inviti a rappresentanti Pd da parte di Rosiello. Contro questo progetto civico, il consigliere regionale Giandiego Gatta, che in suo rinomato bacino elettorale, sostiene la candidatura di Mauro Clemente, “uomo di centrodestra contro Nicola Rosiello, uomo dem benedetto da Bordo, Campo e Mongiello”. Il Movimento 5 Stelle è presente con propri candidati in tutti e tre i comuni del Gargano. Fiorentino è il candidato a San Giovanni Rotondo, Coco a San Marco e Maria Teresa Bevilacqua a Vieste.
Il fattore comune di questa tornata elettorale rimane comunque una profonda confusione politica, dove i partiti dimostrano di attraversare un momento di enorme difficoltà di rappresentanza e di gestione, celati dietro lo ‘scudo’ civico, ad ovviare ad un’assenza di radicamento territoriale preoccupante.