Un sistema forte e radicato sul territorio, favorito dal silenzio delle vittime. Nella piccola San Paolo di Civitate, a pochi chilometri da San Severo, tre uomini hanno tenuto sotto scacco almeno 5 imprenditori locali, alcuni operanti nel settore agricolo altri titolari di piccole attività commerciali. A novembre 2015 un 50enne imprenditore agricolo venne persino gambizzato da Giuseppe Ulisse, 32enne, in quanto quest’ultimo pretendeva di essere assunto come guardiano nella proprietà della vittima. Al rifiuto dell’imprenditore, Ulisse tirò fuori la pistola ferendo l’uomo alla gamba.
Il giovane venne arrestato e tuttora è in carcere ma adesso i carabinieri di San Severo hanno ricostruito una lunga serie di episodi estorsivi che, oltre ad Ulisse, vedono coinvolti anche i fratelli sanseveresi Giuseppe Leonardo Pappadopola, 31 anni e Antonio Pappadopola, 35 anni, entrambi residenti a San Paolo. Nel corso degli ultimi due anni, i tre individui hanno instaurato un clima di intimidazione e timore nel piccolo centro attraverso un modus operandi ben delineato che prevedeva danneggiamenti, furti e minacce più o meno dirette nei confronti dei titolari di attività commerciali, seguite da richieste estorsive o assunzioni imposte. Solitamente chiedevano 500 euro al mese oppure 2mila euro “una tantum“. Ad un imprenditore agricolo gli fecero trovare una testa di cane mozzata all’interno dell’autovettura e gli incendiarono alcuni mezzi agricoli. I due Pappadopola sono stati raggiunti dai carabinieri in mattinata e condotti in carcere dopo la custodia cautelare disposta dal gip.