“Sono passati pochi mesi dall’annuncio fatto in pompa magna “Foggia non sarà più un bidone!” che scompaiono quasi tutti i bidoni della raccolta differenziata di prossimità per tornare a far spazio ai classici cassonetti stradali con la sola aggiunta di qualche bidone per la raccolta separata della frazione organica”. Lo affermano i consiglieri comunali, Marcello Sciagura e Vincenzo Rizzi e Giorgio Cislaghi per Alternativa Libera Foggia.
“Una più che annunciata ingloriosa fine della sperimentazione perché la popolazione non è stata coinvolta nelle scelte, perché è mancata l’informazione sui benefici ambientali ed economici che derivano da una buona raccolta differenziata, perché è mancata la convinzione nel portare avanti un progetto che da sempre destava molte perplessità e criticità.
Eppure a guardare i dati, non validati, che si possono recuperare sul sito di regione Puglia non si può dire che la città non cerchi di partecipare al miglioramento del servizio se la percentuale di raccolta differenziata è passata da poco più del 7% (dato del 2015) a quasi il 16% dei primi mesi del 2016. Perché, se questi dati sono veritieri, ritornare ai classici cassonetti stradali? Perché non si è neanche provato ad estendere ad altre zone della città la sperimentazione finanziata dall’Unione Europea? Il sospetto è che il gestore del servizio, AMIU Puglia, non sia mai stato convinto dalla fattibilità del progetto nonostante quanto dichiarato nella presentazione dello stesso alla città”.
Parallelamente alla “rimodulazione del servizio” al Rione Biccari registriamo che anche al Mercato Rosati le cose non vanno meglio perché, anche lì, sembra che la raccolta differenziata dell’organico sia tornata ai livelli minimi. Sembra proprio che sia questo il rifiuto che AMIU fa fatica a raccogliere perché riesce a intercettarne solo il 2,3% sul totale dei rifiuti, una parte minima se si tiene conto che la frazione organica costituisce oltre il 30% del rifiuto tal quale e che è anche la parte che impone la biostabilizzazione per la sua inattivazione.
Per uno strano “effetto paradosso” mentre si chiude un’esperienza di raccolta differenziata in una zona della città a bassa incidenza di attività commerciali e artigianali se ne annuncia l’avvio al “Villaggio Artigiani” dove ci sono pochi residenti ma molte attività produttive ovvero c’è poca produzione di rifiuti organici ma molta produzione di rifiuti facilmente riciclabili come il cartone e la plastica degli imballaggi esausti. Ora ci aspettiamo le prossime critiche su questa nuova sperimentazione che comunque desta già qualche perplessità se corrisponde al vero che l’orario di ritiro dei rifiuti è fissato per la fascia oraria che va dalle 6 alle 8 del mattino, ossia quando le attività artigianali sono chiuse.
C’è di che rimanere stupiti dai repentini cambiamenti d’indirizzo che AMIU Puglia e amministrazione comunale riescono ad adottare perché non basta colorare vecchi cassonetti con i colori della raccolta differenziata per cambiare la sostanza di un servizio che ormai si sta abbandonando in tutta Italia, di un servizio che è utile solo per “riciclare” vecchi cassonetti, del 2003 e del 2007, destinati alla rottamazione.
Mentre la “raccolta differenziata” stenta a decollare, nonostante l’impegno dei cittadini solerti, le discariche vanno verso l’esaurimento facendo presagire una futura emergenza rifiuti. Per questo è inammissibile continuare a perdere tempo ritardando l’avvio della raccolta differenziata con il sistema “porta a porta” che, dove adottato, porta velocemente la RD a livelli superiori al 50% con evidenti risparmi ambientali ed economici.
Per affrontare questi problemi, per avere risposte certe su come si possa affrontare la questione “rifiuti” scongiurando, se possibile, future emergenze rifiuti abbiamo invitato Regione Puglia, Amministrazione Provinciale e Comune di Foggia a discuterne venerdì 20 maggio, ore 17,30, alla Sala Rosa del palazzetto dell’arte.