Nell’ambito di una complessa attività d’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Foggia e scaturita dal decesso del trentaduenne Giovanni Racano, personale della squadra mobile della questura di Foggia e militari della compagnia della Guardia di Finanza di Foggia, hanno eseguito una serie di perquisizioni presso palestre, abitazioni e locali in uso a persone dedite all’attività di Body Building. La pressante attività d’indagine in atto, ha consentito agli investigatori di individuare un locale in via Fuiani, nel centro storico della città di Foggia, in cui si svolgeva l’attività di commercializzazione e di assunzione di sostanze dopanti.
Infatti, nel pomeriggio del 4 maggio scorso, a seguito di perquisizione del locale eseguita presso un piano terra del centro cittadino, un’abitazione privata ed una palestra, polizia e finanza hanno trovato numerosi farmaci e sostanze dopanti (circa 300 fiale). Il locale risultava di proprietà del 49enne Claudio Imperio, gestore della “Perfect Body” palestra per body builder di Foggia situata sempre in via Fuiani. Imperio negli anni passati è stato eletto campione mondiale di Body Building over 40 e svolge anche l’attività di preparazione atletica presso la palestra che gestisce.
Gli agenti lo hanno arrestato poiché, durante l’esecuzione delle perquisizioni del locale situato nel centro cittadino, hanno constatato che, di recente, c’era stata una cospicua assunzione di farmaci dopanti dei quali sono state recuperate numerose fiale e siringhe con residui liquidi di farmaci e fazzoletti intrisi di sostanze ematiche. Inoltre, sono state rinvenute e sequestrate numerose scatole contenenti farmaci dopanti risultati di dubbia provenienza e alcuni scritti sui quali era attestata la compravendita di questi farmaci ad altri atleti. Una lista di circa dieci “clienti”, tutti body builder foggiani. Le sostanze sequestrate riportano indicazioni in lingua straniera e non è presente il contrassegno del Ministero della Salute. Per questo si ritiene che la loro commercializzazione non sia avvenuta attraverso i canali convenzionali ma rivolgendosi a siti internet. Sono in atto investigazioni finalizzate all’individuazione dei canali di approvvigionamento delle sostanze e dei relativi detentori e venditori. Attualmente agli investigatori non risulta che Imperio conoscesse Racano e nemmeno l’altro body builder finito in ospedale ma poi salvato dai medici. Imperio è per il momento accusato di detenzione e compravendita di sostanze dopanti. Adesso è in carcere e rischia almeno 6 anni.