“È stato deposto nella terra un seme che Egli riscalderà con i suoi raggi d’amore. Una nuova milizia fatta di rinunzie e d’amore sta per sorgere a gloria di Dio, e a conforto delle anime e dei corpi infermi”. Era il 5 maggio del 1956 quando Padre Pio, dinanzi a miglia di fedeli, pronunciò il discorso inaugurale dell’Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza, l’Opera da lui fortemente voluta.
Per celebrare questo anniversario, a distanza di 60 anni, oggi sul pronao dell’Ospedale, il cardinale Francesco Montenegro – arcivescovo di Agrigento e presidente della Commissione Episcopale per il Servizio della Carità e della Salute della C.E.I. – ha presieduto la solenne Concelebrazione Eucaristica.
La Santa Messa è stata accompagnata dai canti della Corale Polifonica Sacro Cuore di Gesù di Bellizzi, del Coro Santa Cecilia di Biccari, dei Cantori di San Pio di Ruvo di Puglia, del Coro Maria Pyle di San Giovanni Rotondo e da un settimino di ottoni, diretti da Rino Campanale con Pasquale Impagliatelli all’organo. Hanno partecipato le autorità civili, militari e religiose, i fedeli, i Gruppi di Preghiera di Padre Pio e il personale dell’Ospedale.
Così Monsignor Michele Castoro, presidente della Fondazione Casa Sollievo: “Celebriamo i sessant’anni di vita di una ‘Casa’ che racchiude in sé, come in un unico corpo, la scienza medica e i Gruppi di Preghiera. Una Casa che Padre Pio volle ‘non solo per il sollievo dei corpi’, non come una ‘clinica modello’, ma come un ‘richiamo operante all’amore di Dio, mediante il richiamo alla carità’. Che il Signore possa sempre accompagnare e benedire quest’Opera, frutto del cuore sacerdotale di un santo. Auguri Casa Sollievo!”.