Un centinaio di studenti e nessuna garanzia sul proprio futuro. Per gli studenti di ingegneria di Foggia non c’è alcuna novità sul mantenimento del corso, a soli 11 giorni dalla scadenza dei tre anni. “Il 30 aprile scadrà il contratto ai docenti – spiega Antonio Di Gregorio del comitato #Polifò -, e non si capisce quale sorte dovranno affrontare gli studenti. Ogni giorno riceviamo decine di telefonate con richieste di chiarimento sulla prossima seduta di laurea, a luglio. Non sappiamo cosa rispondere…”.
La rappresentanza degli studenti chiede di istituire un “tavolo tecnico” con il rettore del Poliba, Eugenio Di Sciascio, per capire se ci sono “le condizioni e la disponibilità economica per tenere in piedi il corso”. “Tra meno di due settimane l’esperienza dei corsi di Ingegneria a Foggia sarà chiusa per sempre – spiegano -. Parliamo del Politecnico di Bari, per qualità riconosciuto al secondo posto il Italia e al 65mo posto tra le università di tutto il mondo. Corsi grazie ai quali hanno potuto studiare migliaia di foggiani e che vanta laureati con percentuali di occupazione altissime. Tra tredici giorni tutto questo potrebbe essere un ricordo. Chi è ancora iscritto sarà costretto a frequentare e sostenere esami a Bari, con tutto quello che significa in termini di costi da sostenere. Soprattutto in termini di impoverimento del territorio, perché Ingegneria resta il miglior investimento in capitale umano che si possa fare”.
“Da semplici studenti, alcuni di noi oggi laureati – continuano -, abbiamo lanciato mesi fa la campagna #Polifò, per la riattivazione dei corsi di Ingegneria a Foggia. Abbiamo promosso raccolta di firme, organizzato banchetti, animato pagine social, spesso sottraendo tempo anche ai nostri studi, per il solo interesse collettivo. Abbiamo avuto accoglienza e ascolto nelle sedi istituzionali. Dichiarazioni di principio e sostegno incondizionato. Nell’ultima seduta di laurea a Foggia – che rischia di essere davvero l’ultima per i corsi di Ingegneria – abbiamo ascoltato il rettore del Politecnico di Bari, Di Sciascio, dichiarare che ‘siamo disponibili a continuare un impegno a Foggia, ma solo a fronte di un impegno delle istituzioni chiaro e pluriennale per sostenere un’eventuale riattivazione’. Un impegno assicurato in questi mesi dalla Regione Puglia, grazie al presidente Michele Emiliano e all’assessore Raffaele Piemontese. Ebbene – concludono – mancano undici giorni, e ora vorremmo che le dichiarazioni di rito e il politichese fosse messo definitivamente da parte. Abbiamo domande, dirette, alle quali vorremmo risposte chiare e definitive. Non è più tempo delle parole ma dei fatti, degli impegni concreti. Chi ha a cuore il futuro di questa provincia, di questa città, chi ha interesse a investire – perché tale è, non spesa ma investimento – sull’alta formazione, è chiamato a dare un segnale ora, subito. Altrimenti avremo perso la nostra personale battaglia. Ma, credeteci, a perdere sarà soprattutto la Capitanata. Lasciando a noi l’amaro dubbio sul modo di guardare da parte delle istituzioni agli interessi e al futuro del nostro territorio”.