Nel corso del convegno “Il fare assieme nella salute mentale” tenutosi il 18 e il 19 marzo scorsi a Foggia a cura del Dipartimento di Salute Mentale. Sono state illustrate le positive esperienze promosse da oltre un decennio dal dipartimento di Salute mentale di Trento. Mutuate in questi anni da molte altre ASL italiane, che vedono valorizzato il ruolo delle associazioni operanti nell’ambito della tutela della salute mentale e le figure di utenti e familiari esperti (UFE) nelle varie attivita di promozione e tutela della salute mentale e nell’umanizzazione e personalizzazione dell’assistenza al disabile psichico, nonché il ruolo strategico del budget di salute nella formulazione e attuazione del progetto terapeutico riabiIitativo individuale.
Questi temi, peraltro, sono stati compresi in una proposta di modifica del regolamento del DSM, formulata dalle sottoscritte associazioni ADaSam di San Severo. Circolo Bel Lombroso di San Marco in Lamis. Genoveffa De Troia di Monte Sant’Angelo, Noos di Foggia, Psiché di Manfredonia, Sergio Piro di Monte Sant’Angelo, Tutti in Volo di Troia.
Tale proposta fu presentata alla direzione del DSM, per poi essere discussa e integrata in sede di comitato di dipartintento nel giugno 2014: non resa operativa nei mesi successivi, fu riproposta nell’aprile 2015 a margine del convegno “Le parole ritrovate” tenutosi a Monte Sant’Angelo. Con nota a firma delle stesse associazioni, inviata al dottor Donato Pentassuglia, assessore regionale pro tempore, al dottor Vito Piazzolla commissario straordinario dell’ASL FG, e al dottor Matteo Giordano direttore del DSM.
A distanza di un anno da allora questa proposta è rimasta ancora inevasa, senza che alle associazioni promotrici sia stata comunicata una decisione in merito e, tantomeno, una motivazione per questo blocco. Ciò contrasta profondamente con le dichiarazioni rilasciate di volta in volta dagli organi aziendali su un rapporto più partecipativo tra le associazioni e l’ASL attraverso il suo DSM. Ciò contrasta persino con alcune esperienze dirette sul campo che sembrano essere realizzate sulla base del regolamento, così come modificato nella proposta (per esempio nei gruppi di lavoro misti, operatori Dsm-membri delle associazioni, finalizzati a elaborare linee guida aziendali per un DSM “no restraint”, vale a dire non segregante, in tutte le accezioni del termine).
Le sottoscritte associazioni chiedono, pertanto, che la proposta di modifica del regolamento del DSM da esse presentata, già discussa e approvata in sede di comitato di dipartimento del DSM, sia approvata formalmente con atto deliberativo dall’ASL FG, dichiarando già da subito lo stato di agitazione e, in assenza di atti formali entro il corrente mese, l’indizione di giornate di protesta presso la sede della direzione generale, con il coinvolgimento degli organi di informazione e delle altre realtà associative provinciali e regionali.
Le associazioni della provincia di Foggia