Beccata la “Drug Family” di Cerignola. Manette ai polsi per Vincenzo Ladogana, 40 anni, sua sorella Sabina, 46 anni, il nipote Luigi Gentile, 29 anni e per Raffaella Cusmai, 27 anni, quest’ultima residente a Margherita di Savoia. Tutti ai domiciliari dopo un’operazione dei carabinieri del comando provinciale di Foggia. Questi soggetti riuscirono a muovere circa 150.000 euro in cocaina tra marzo e giugno 2013. Un giro d’affari imponente, dovuto alla qualità della sostanza stupefacente, “pura e raffinata” secondo gli uomini dell’Arma, e al livello medio-alto della clientela, tra i quali anche liberi professionisti di Cerignola.
L’attività investigativa prese il via il 22 marzo 2013 quando Vincenzo Ladogana e Luigi Gentile vennero trovati in possesso di mezzo chilo di cocaina e di tutta l’attrezzatura per il confezionamento.: bilancini di precisione, buste in cellophane, nastro adesivo e oltre 4.000 euro in contanti. Spuntarono anche tre libri contabili con segnate tutte le entrate e le uscite, gli acconti ricevuti, i regali effettuati come campione per l’assaggio e il reso ricevuto per la cocaina di scarsa qualità. Per quelli arresti sono già stati condannati a quattro anni di reclusione. Ma le indagini proseguirono fino a quando è emerso il ruolo di rilievo di Laura Marzocca, moglie di Ladogana e Adelina Clemente, convivente di Gentile le quali spacciavano direttamente dall’abitazione di Ladogana. I clienti, infatti, si recavano presso il domicilio della “Drug Family”, in un luogo abbastanza centrale di Cerignola, per acquistare la polvere bianca. La famiglia si serviva anche di parenti minorenni per controllare il quartiere e l’eventuale presenza di forze dell’ordine. In buona sostanza delle vere e proprie “vedette”.
L’indagine ha consentito di giungere anche in altre zone del Basso Tavoliere. Raffaella Cusmai e il compagno Ruggiero Leone (anche lui ai domiciliari), vendevano cocaina sulla piazza di Margherita di Savoia. Accertati molteplici episodi di spaccio. Le misure eseguite si aggiungono a quelle operate nel giugno 2015, nell’ambito della stessa indagine, a carico di Matteo Clemente, 21 anni, Laura Marzocca, 40 anni, Valentina Clemente, 25 anni, Giuseppe Menniello, 35 anni e Adelina Clemente, 27 anni.