Si chiama “Drug family” l’operazione messa a segno questa notte dai carabinieri del Comando Provinciale di Foggia. In manette un nucleo familiare di Cerignola specializzato nella vendita di cocaina.
I provvedimenti sono stati emessi dal GIP del Tribunale di Foggia su richiesta della Procura della Repubblica che ha diretto un’accurata attività d’indagine dei carabinieri del Reparto Operativo – Nucleo Investigativo, condotta attraverso attività tecnica e numerosi servizi di riscontro sul campo.
Sono state eseguite misure cautelari in carcere a carico di Matteo Clemente, classe ’95 e Laura Marzocca, classe ’76 e misure cautelari dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria a carico di Sabina Ladogana, classe ’70, Valentina Clemente, classe ’91, Giuseppe Menniello, classe ’81 e Adelina Clemente, classe ’89. Oltre a loro ci sono 11 indagati, tutti perquisiti nelle proprie abitazioni.
L’attività avveniva dall’abitazione dia via Porto Torres, abbastanza centrale a Cerignola. La famiglia aveva anche un deposito in via Napoli. Particolare l’organizzazione del gruppo criminale. La “drug family” si avvaleva di un sistema di videosorveglianza grazie al quale controllavano la zona vicina alla propria abitazione. Alcune telecamere erano piazzate sul terrazzo di proprietà degli arrestati. Da lì controllavano i clienti assicurandosi che non ci fossero forze dell’ordine nei paraggi.
L’attività investigativa ha preso il via con l’arresto eseguito dai carabinieri nella flagranza del reato, il 22 marzo 2013, a carico di Vincenzo Ladogana e Luigi Gentile, trovati in possesso di mezzo chilogrammo di cocaina e di tutta l’attrezzatura utilizzata per il confezionamento. Bilancini di precisione, buste in cellophane e nastro adesivo e più di 4.000 euro in denaro contante.
Nel corso della perquisizione sono stati rinvenuti, inoltre, tre quaderni da considerarsi dei veri e propri libri contabili, con sopra indicata in forma manoscritta tutta la movimentazione della sostanza stupefacente che avevano acquistato e venduto, con indicazioni dettagliate del prezzo d’acquisto, dei quantitativi ceduti o in giacenza, gli acconti ricevuti, i regali effettuati come campione per l’assaggio ed il reso ricevuto per la cocaina di scarsa qualità. Per tutto questo gli arrestati sono già stati condannati alla pena di quattro anni di reclusione.
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Le indagini sono però proseguite e si è scoperto che Laura Marzocco, moglie di Ladogana, e la nipote Adelina Clemente, convivente di Gentile, spacciavano dalla propria abitazione già prima dell’operazione del marzo 2013.
L’impresa criminale era favorita anche dal sostegno del nipote, Matteo Clemente. L’indagine, in breve tempo, ha consentito di giungere all’individuazione di altri parenti che operavano l’attività illecita di spaccio prevalentemente a Cerignola e nei comuni limitrofi del basso tavoliere (Margherita di Savoia e Trinitapoli). Coinvolti, dunque, Sabina Ladogana, sorella di Vincenzo e madre di Matteo Clemente, che si avvaleva anche delle altre figlie, ovvero Adelina e Valentina.
Matteo Clemente spacciava spesso in compagnia di Giuseppe Menniello ed è stato arrestato anche per detenzione e porto abusivo di armi da fuoco e violenza e minaccia a pubblico ufficiale. In particolare, nel contesto degli innumerevoli servizi di riscontro sul campo, dopo essere stato fermato, sgomitava e colpiva al fianco destro un carabiniere, guadagnando la fuga puntando una pistola semiautomatica contro i militari.
L’indagine, condotta tra marzo e giugno 2013, ha permesso di accertare molteplici episodi di spaccio, anche 70 al giorno, alcuni dei quali aggravati per essere stati commessi avvalendosi di minori, che svolgevano la funzione di vedette per verificare l’eventuale sopraggiungere delle forze dell’ordine, per un giro d’affari stimato intorno ai 150.000 euro. Matteo Clemente e Laura Marzocco sono ora nel carcere di Foggia.