Confermata la pista dell’omicidio per la morte del 46enne muratore di Manfredonia, Nicola Di Tullo. L’uomo, ritrovato senza vita in un casolare tra Manfredonia e San Giovanni Rotondo, aveva una ferita d’arma da fuoco al torace. L’assassino lo ha colpito alla testa con un oggetto contundente e ucciso con un colpo di fucile. Il muratore era scomparso nel pomeriggio di sabato 2 aprile. Il cadavere ritrovato nella serata di domenica 3 in località Miscillo. Si trovava in un’intercapedine di un muro del casolare. L’uomo doveva incontrare un amico nei pressi del commissariato di Manfredonia, a pochi passi da Siponto, in una zona vicina all’abitazione dove Di Tullo viveva con i genitori dopo la separazione con la moglie, ma all’appuntamento non ci è mai arrivato. Allo stesso amico ha riferito telefonicamente di chiamare ambulanza e carabinieri. Poi le comunicazioni si sono interrotte.
Più tardi però, durante le operazioni di ricerca, è stato ritrovato senza vita in quel casolare. Giallo sul movente. In passato Di Tullo aveva avuto guai con la giustizia per un episodio di stalking ai danni dell’ex moglie ma la vicenda è difficilmente riconducibile alla sua morte. I carabinieri indagano anche su possibili questioni di denaro che potrebbero celarsi dietro il delitto.