La Chiesa foggiana si schiera contro la criminalità organizzata. A mettersi in prima linea è il vescovo di Foggia-Bovino Vincenzo Pelvi, il quale ha sottolineato l'”invisibile rapina” che ogni giorno fa soccombere la città. L’arrivo del procuratore nazionale antimafia Franco Roberti, il prossimo 4 aprile, per l’evento “Foggia reagisce” sarà solo l'”inizio di un percorso che dovrà vedere impegnati i singoli, in uno sforzo collettivo di rinascita”. Ne è convinto il presidente della fondazione Buon Samaritano, Pippo Cavaliere, che assieme alla diocesi e alla Camera di commercio ha organizzato l’incontro al Teatro Giordano: “Siamo arrivati a punto di non ritorno, l’economia è ormai fiaccata dalla presenza troppo invasiva della criminalità. Questa volta, l’elemento distintivo sarà proprio il fatto che la Chiesa sarà in prima linea su questo tema”.
La manifestazione questa volta non avrà un taglio istituzionale, saranno i cittadini e le associazioni a parlare. “Sarà un vero e proprio confronto – ha spiegato durante la conferenza stampa in Arcivescovado il presidente CCIAA, Fabio Porreca -, interverranno i rappresentanti delle associazioni, dall’antiracket di Tano Grasso a Francesca Marcone di Libera. Ci sarà l’occasione di ‘interrogare’ Roberti ed il procuratore della DDA Puglia Giuseppe Volpe, saranno presenti le scuole e tutte le istituzioni. Assisteremo alla testimonianza di una vittima di mafia”. “Sarà l’occasione per gettare le basi per l”artigianato della speranza”, come l’ha definito Pelvi. E le parrocchie, questa volta, dovranno essere in prima linea.