Sta meglio il cane sopravvissuto alla barbarie che si è consumata ieri a Siponto. Quattro i cani chiusi nelle buste e gettati in un bidone della spazzatura su viale dei Pini. I lamenti provenienti da un cassonetto e uditi da un passante, hanno salvato la vita al cucciolo. Nulla da fare per gli altri tre, già morti al momento del ritrovamento. I cani, una sorta di pastori abruzzesi “non originali” e provenienti dalla stessa cucciolata, erano tutti molto piccoli, non oltre i due mesi di vita. La morte sarebbe sopraggiunta per asfissia, secondo quanto riferiscono a l’Immediato i volontari dell’Enpa di Manfredonia. L’unico sopravvissuto è in cura presso un veterinario, sta meglio e ha mangiato omogeneizzati. “Speriamo bene – dicono i volontari dell’Enpa -, ci auguriamo che non abbia subito traumi celebrali”.
Nelle prossime ore il referto del veterinario dovrebbe fare piena luce sulle condizioni dell’animale, poi l’Enpa presenterà regolare denuncia in commissariato. Ma chi potrebbe aver compiuto un gesto simile? La zona è piena di poderi ma non è da escludere che qualcuno possa averli portati lì appositamente, per sviare ogni sospetto. Secondo i volontari Enpa sarebbero stati uccisi da chi li deteneva e, per motivi incomprensibili, ha poi deciso di disfarsene. Tutti i cuccioli avevano uno strano laccio legato a una sola zampa, un probabile segno di riconoscimento utilizzato dalla persona che li ha eliminati.
“Di denunce contro ignoti ne abbiamo fatte tante in passato – ci spiegano dall’Enpa -. Avvenimenti come questo sono triste realtà in tutto il territorio nazionale. Organizziamo campagne di sensibilizzazione ma purtroppo il fenomeno non si placa”.