“La missione principale della politica, e del Partito Democratico che ne costituisce l’architrave centrale, è ripristinare un rapporto di fiducia con le comunità che intende rappresentare e governare”. Lo dice l’europarlamentare del Pd, Elena Gentile. “Questo obiettivo, oggi, rischia di essere minato in radice da tentativi in atto di forzare le regole che il Pd stesso si è dato con le sue leggi fondamentali di autogoverno. Com’è possibile, infatti, chiedere ai cittadini di riscoprire e ridare fiducia alla politica e ai partiti se il Pd, che ne costituisce il nucleo centrale, è il primo a non rispettare le regole che esso stesso si è dato?”
E aggiunge: “L’articolo 18 dello Statuto Nazionale, è chiarissimo: i candidati alla carica di sindaco, presidente di Provincia e Regione, vengono scelti attraverso il ricorso alle primarie di coalizione, qualora non si svolgano primarie di coalizione si procede con quelle di partito, a meno che la decisione di utilizzare un diverso metodo non sia approvata con il voto favorevole dei tre quinti dei componenti dell’assemblea del livello territoriale corrispondente; non si svolgono primarie di coalizione o di partito nel caso in cui, nei tempi prescritti dal regolamento per le primarie, sia stata avanzata una sola candidatura alla carica di sindaco. Queste – ci piacciano o meno, ci convengano o meno – le regole vigenti, che tutti abbiamo il dovere di rispettare, pena la frana di tutta l’impalcatura su cui abbiamo finora fondato la credibilità democratica e di ricerca del consenso dei cittadini. Primarie dappertutto siano possibili, dunque, a partire da San Giovanni Rotondo, Vieste, Gioia del Colle. Sapendo che nessuno, qualunque sia il suo ruolo e la sua responsabilità, è o può ritenersi al di sopra delle regole. Non si permetta, non lo permetteremo”.
Immediata la replica alla Gentile da parte di Federica Castagnetti, segretario di circolo Pd Vieste, Giuseppe Calderisi, consigliere comunale Pd, Annamaria Giuffreda, capogruppo Pd e Aldo Ragni, componente assemblea nazionale Pd.
“Non ci interessano le polemiche congressuali che hanno visto contrapporsi l’onorevole Elena Gentile all’intero gruppo dirigente del Pd provinciale ed al presidente della giunta regionale Michele Emiliano. Ma con la dichiarazione di questa mattina l’onorevole Gentile ha confermato di essere ancora una volta alla ricerca di pubblicità offendendo la dignità dei tesserati del Circolo di Vieste. Il successo della manifestazione di domenica 13 marzo dimostra quanto sia significativo l’apprezzamento dei cittadini di Vieste nei confronti di questo progetto di governo della città. E l’onorevole Gentile, al solo scopo di guadagnare qualche titolo sui giornali, non può mortificare il lavoro dell’intero circolo che rispettando tutte le procedure statutarie ha determinato la nascita della lista civica “Futura”. E guarda caso la sua dichiarazione arriva esattamente il giorno dopo l’annuncio di una manifestazione elettorale a Vieste con l’onorevole Bordo. Se lo scopo della sua dichiarazione è quello di provare a delegittimare il circolo del Pd Vieste sappia, l’onorevole Gentile, che ha solo delegittimato la propria credibilità nei confronti di un gruppo dirigente che non le ha mai fatto mancare il proprio sostegno sia alle primarie per la scelta dei parlamentari nel 2012 che alle elezioni europee del 2014. Il Partito Democratico di Vieste è impegnato in una campagna elettorale nella quale si candida a governare per la prima volta la città di Vieste; e di tutto ha bisogno tranne che di essere coinvolto in polemiche congressuali che non interessano nessuno”.