Sono rimasti in tre a governare il comune di Roseto Valfortore, il sindaco Lucia Luisi, il suo vice ed un assessore. Erano in 6, 4 di maggioranza e 2 di minoranza. Un lento stillicidio di dimissioni ha desertificato l’assise alle prese con le surroghe. La lista da cui pescare per la maggioranza si è esaurita, resta qualcuno della minoranza ma non ci pensano nemmeno a tenere in piedi l’amministrazione sul filo della sopravvivenza. Sono fedelissimi di Lucilla Parisi, l’ex sindaco a guida del paese per 10 anni. Un lungo periodo di stabilità fino alla vittoria di Nicola Apicella suo braccio destro la cui amministrazione è caduta anticipatamente nel 2012.
Dopo il commissariamento, si tornò alle urne nel 2013 con il fronte diviso questa volta, cioè Parisi e Apicella si presentarono in veste di concorrenti lasciando la vittoria a Lucia Luisi. Il sindaco ha perso i suoi procedendo alle sostituzioni in base al Tuel. Nel caso il consiglio venisse sciolto entro il 24 febbraio sussisterebbe la possibilità del voto a maggio fortemente voluto dall’opposizione. Ma i tempi potrebbero allungarsi verso il commissariamento, il secondo in quattro anni.
Lo scontro nel paese di 1100 abitanti si esprime nella pagina facebook ‘Voi noi Roseto”, oltre che nelle parole di Lucilla Parisi: “Il sindaco non ha più la maggioranza, si dimetta per rispetto della cittadina che ha governato per oltre due anni, il commissario fa il lavoro ordinario e noi rischiamo di perdere i finanziamenti europei per cui in questi giorni i Gal (gruppi di azione locale, ndr) hanno organizzato incontri. Roseto ha bisogno di incrementare il turismo, l’ambiente, staremo un anno e mezzo senza programmazione. Mi piange il cuore perché in questo paese ci ho buttato il sangue. Sabato i giovani terranno una manifestazione per chiedere al sindaco di andare via”.
Luisi sta tentando tutte le strade per evitare il commissariamento provvedendo alla surroga di altri due consiglieri. Sulla pagina ‘Voi Noi Roseto’, che esprime la voce della minoranza al comune, sono pubblicati alcuni manifesti affissi per le strade a firma ‘la comunità rosetana’. “A Lucera e a Napoli il sindaco c’è, serve anche a noi a maggio”. Lucera è uno dei comuni più grandi capofila dei Monti Dauni, Napoli la città in cui ha vissuto per molti anni Luisi. Il pressing per le sue dimissioni è forte. Durante la cerimonia per il ‘Premio Lupo’ a Palazzo Dogana la prima cittadina – antagonista di Parisi in una civica alle ultime elezioni- ha a stento trattenuto le lacrime, come riportano da alcuni organi di stampa, quando si è fatto cenno alla crisi politica che vive la città. Anche questa partecipazione ad un evento letterario è passata per ‘Voi noi Roseto’ che non condivide.