“È la migliore approssimazione possibile alla democrazia diretta”. Così il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha presentato oggi le linee guida della legge sulla partecipazione popolare, insieme con la sua consigliera politica, Titti De Simone. Una legge, ha poi ironizzato il governatore, che rappresenta “l’unico vero modo di trattenermi, perchè quella del popolo è l’unica sovranità rispetto alla quale mi fermo”. La legge punta al coinvolgimento attivo dei cittadini nelle decisioni politiche, pur riservando al legislatore una “clausola di salvaguardia”. “Stiamo lanciando un azzardo che deriva dalla nostra volontà di coinvolgere chiunque voglia partecipare nella decisione politica, ma non con l’assemblearismo post sessantottino, bensì correndo il rischio che le decisioni collettive possano essere sbagliate”. Certo, ha precisato, “c’è una valvola di salvaguardia, cioè la democrazia rappresentativa mantiene la possibilità di prendere una decisione diversa che deve motivare”.
Entusiasta Guglielmo Minervini, ex assessore della Giunta Vendola e candidato alle ultime primarie del centrosinistra in Puglia: “Le linee guida della legge sulla partecipazione presentata oggi da Emiliano include i principali punti della nostra bozza di lavoro che, alcune settimane fa, abbiamo portato all’attenzione del presidente. A cominciare da quella relativa al coinvolgimento delle comunità locali su opere ad alto impatto sul territorio, un punto sul quale già durante la scorsa legislatura era stato oggetto di sperimentazione, tra le altre, con il dibattito pubblico sul gasdotto della Tap”. Lo afferma in una nota il capogruppo di ‘Noi a sinistra’ Guglielmo Minervini.
“Nella scorsa legislatura, dopo un articolato percorso di elaborazione e sperimentazione, che ha prodotto leggi come quella sulla Trasparenza e numerose politiche pubbliche partecipate – continua Minervini – eravamo giunti a un testo sottoscritto assieme a Nicastro e Angela Barbanente. Questo perché una legge sulla partecipazione non deve limitarsi a stabilire vincoli normativi ma provare a stimolare processi reali di coinvolgimento dei cittadini e di circolazione delle conoscenze a servizio della decisione pubblica. Molte decisioni infatti sono fondate su errori tecnici e finiscono nella palude dei contenziosi. Coinvolgere i cittadini nella discussione anticipata sulle grandi opere di trasformazione del territorio significa prevenire sia il rischio di conflitti sia la paralisi dei cantieri, dalle strade ai depuratori, dai gasdotti alle discariche.
Molte delle nostre intuizioni sono contenute nella proposta di legge che abbiamo presentato alcune settimane fa al presidente e oggi incluse nella bozza presentata alla stampa. Per tutte queste ragioni salutiamo positivamente la proposta che, auspichiamo, venga prima condivisa da tutti i comitati dei cittadini poi approvata al più presto per dare alla Puglia uno strumento in grado di migliorare l’efficacia dei processi decisionali e la piena condivisione delle scelte a carattere strategico”