Basta cartacce, la Procura di Foggia si evolve. Ora è tutto sul web: “Contro lungaggini della giustizia”

La Procura di Foggia è la prima in Puglia ad operare una modernizzazione a 360 gradi. Grazie a un sito web (procurafoggia.it) sarà possibile, d’ora in avanti, abbattere le lunghe file nel Palazzo di Giustizia, venendo meglio incontro alle esigenze di cittadini e avvocati. Stamattina, in una giornata turbolenta per la cronaca cittadina con gli arresti per mafia della DDA, il procuratore Leonardo Leone De Castris ha presentato l’iniziativa assieme al procuratore aggiunto, delegato al progetto, Francesca Romana Pirrelli. Proprio quest’ultima, forte della sua esperienza a Bari, ha evidenziato l’esclusività dell’operazione, mai vista prima in altri uffici giudiziari di questa regione. “Unici in Puglia con sistema front office e bilancio di responsabilità sociale aggiornato”.

Il procuratore De Castris
Il procuratore De Castris

Sul sito – ha detto De Castris – c’è la rappresentazione dei servizi della procura e l’accesso ad essi da parte dei cittadini. Si potrà anche effettuare prenotazioni per evitare lunghe code. E nella sezione apposita gli avvocati potranno accedere alle pratiche dei processi. Il tutto contro le lungaggini della giustizia. In buona sostanza – ha poi aggiunto – forniamo strumenti utili per permettere a chi di dovere di fare il proprio lavoro. Penso soprattutto ai professionisti del Gargano, costretti a ore di viaggio per raggiungere il tribunale di Foggia. Ora potranno lavorare meglio senza doversi spostare dalla propria sede”. De Castris ha posto l’attenzione anche sul recente accorpamento del tribunale di Lucera, causa spending review: “Dopo due anni e mezzo possiamo affermare di aver abbassato il numero di pendenze da 28mila a 17mila, dimezzando anche la durata dei procedimenti penali”. Bei risultati dunque, nonostante si sia ancora all’inizio del percorso.

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L’home page del sito

Soddisfatta la Pirrelli che da tempo spingeva per questa ventata di aria fresca: “Si attua la mia idea di procura giovane e dinamica, capace di utilizzare gli strumenti investigativi ma anche i mezzi tecnologici che ci permettano di farci conoscere. Questo tribunale è adesso una ‘casa di vetro’ per la cittadinanza. Finora questi uffici giudiziari sono rimasti chiusi in una realtà criminale, come quella foggiana, molto complessa. Ciò ha creato inevitabili diffidenze”.