Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e l’assessore al Bilancio Raffaele Piemontese hanno presentato il bilancio di previsione 2016 che ieri sera è stato licenziato dalla Giunta regionale come disegno di legge e che è stato affidato al Consiglio regionale per la discussione e approvazione. “Non abbiamo aumentato le tasse – ha sottolineato Emiliano – pur avendo subito tagli molto pesanti da parte del governo, e questo è già un risultato importantissimo. E abbiamo coperto un disavanzo di quasi 75 milioni di euro sulla sanità ereditato dalla passata amministrazione. Grazie alla capacità politica della Giunta non abbiamo effettuato tagli lineari, ma razionali, che ci hanno consentito di mantenere fermi gli obiettivi legati al programma di governo”.
“Un lavoro non semplice – ha detto il presidente Emiliano – i venti giorni che abbiamo chiesto in più sono stati utili per chiudere definitivamente il bond che era stato sottoscritto e trovare altri 35 milioni di euro. Si tratta di un bilancio tra i più complessi che abbiamo affrontato, considerato anche il passaggio tra due amministrazioni. Per superare il disavanzo sanitario e i tagli della legge di Stabilità è stata fatta un’operazione di bilanciamento di tutte le poste, riducendo le necessità di tutti gli assessorati. Abbiamo infatti dimostrato che si può fare un bilancio senza tagli lineari, ma coinvolgendo strutture, dirigenti e assessori sulle reali necessità. Nonostante ciò abbiamo mantenuto un livello alto di sostegno del welfare, aumentando di 6 milioni la spesa. In particolare abbiamo coperto – pur non essendo tenuti – le spese che ci sono state scaricate dal governo sul trasporto disabili, sostituendoci alle Province. Operazione non semplice, visto che sono state trasferite alle regioni le competenze ma non le relative risorse. Abbiamo deciso di mantenere la leadership nella spesa dei fondi comunitari, spendendo tutti i fondi strutturali e stipulando un mutuo con la BEI, banca europea di investimenti per 150 milioni solo nel 2016. E investiamo su ambiente e territorio: tutte le agenzie hanno subito tagli, a parte l’Arpa che potrebbe anche essere rafforzata sul territorio grazie al nucleo di polizia regionale che proviene dalle Polizie provinciali. Bonificheremo alcune discariche in emergenza, come quella Brindisi. Per i consorzi di bonifica, alla luce del quadro legislativo nazionale e costituzionale, non avremo altra alternativa che farli funzionare. Teniamo alto anche l’investimento sui trasporti, ritenendo il diritto alla mobilità un diritto essenziale per la persona. Dunque, nonostante i tagli e le sanzioni, investiremo per l’acquisto di materiale rotabile”.
“Tutta l’operazione del bilancio 2016 dimostra la forza della Regione Puglia, che ha possibilità di indebitamento e un rating elevato e che può non aumentare le tasse anche in presenza di tagli del Governo nazionale”. “Certo – aggiunge – rischiamo di avvalorare la tesi del Governo che ritiene i tagli sopportabili, ma si sappia che – ad esempio – forse a causa dei tagli non sapremo come mandare in esercizio due metropolitane quasi pronte come la Bari-Bitritto e la San Paolo-viale delle Regioni. E se le città metropolitane italiane sono state colpite da aumento CO2 e polveri sottili, e Bari no, questo è frutto di un lavoro capillare fatto dal Comune in collaborazione con la Regione per potenziare il trasporto pubblico e non intendiamo recedere da questa politica”.
L’assessore Piemontese a sua volta ha ringraziato il presidente Emiliano e la struttura dell’assessorato (era presente il direttore Lino Albanese), elencando alcune delle poste più rilevanti del documento contabile: “E’ un bilancio da un miliardo di euro – ha detto – che mantiene tutti i servizi per i cittadini senza tasse in più. Ci sono 7 milioni per la lotta alla Xylella, abbiamo un mutuo con la BEI per garantire che la Puglia resti tra le regioni con più alta spesa dei fondi Ue ed è stata chiusa la fase della finanza creativa dei primi anni 2000. Ci sono fondi – ha sottolineato – per il diritto allo studio, cultura, per i voli low cost. Questa è una regione forte, solida, che offre ai cittadini pugliesi un sostegno e che guarda ai bisogni reali delle persone”.
Critiche dalla minoranza
“Sempre tasse, sempre i soliti finanziamenti a carrozzoni come l’Arif e i Consorzi di Bonifica e nessuna misura, nessuna visione in grado di traghettare la Puglia verso il rilancio economico. Un altro punto in negativo per la Giunta Emiliano”. Lo dichiara il presidente del Gruppo consiliare di Forza Italia, Andrea Caroppo. “L’atto fondamentale per una Regione -prosegue- redatto nell’ormai noto metodo di Emiliano, sguazzando tra l’improvvisazione e la sciatteria. Tanto vero che, rinunciando al confronto e alla collegialità come per il piano di riordino, Emiliano costringerà il Consiglio regionale ad un tour de force per la sua approvazione entro la fine del mese. Senza consentire, peraltro, ai consiglieri (di maggioranza e opposizione) di studiarlo con la dovuta serietà. Un bilancio senza anima -conclude Caroppo- redatto solo per ‘timbrare il cartellino’, senza alcuna visione del futuro”. Dello stesso avviso il presidente del gruppo Movimento Schittulli-Area Popolare, Giannicola De Leonardis: “Gli ulteriori 8 milioni e mezzo di euro, che vanno ad aggiungersi alle centinaia già inutilmente dilapidate negli ultimi anni, destinati dalla giunta regionale nel bilancio di previsione prossimo venturo ai Consorzi di Bonifica commissariati, non rappresentano certo un ‘investimento’ ma un costo; e non sosterranno in alcun modo l’agricoltura pugliese, ma serviranno unicamente a foraggiare e mantenere carrozzoni sempre più fuori controllo, visto che gran parte delle risorse continua a essere destinata alle spese di funzionamento. Il nuovo corso si annuncia così all’insegna della continuità col recente passato, e della mancata volontà di entrare nel cuore dei problemi e delle emergenze, come del resto abbiamo avuto di constatare in questi primi mesi di amministrazione”. Poi prosegue: “E mentre i dirigenti sono stati prima pubblicamente bacchettati per il ritardo che ha determinato l’esercizio provvisorio (a differenza delle altre Regioni italiane che hanno rispettato la naturale programmazione), oggi sono stati invece elogiati dal Governatore che prima si era detto all’oscuro di quanto stava avvenendo, salvo poi sostenere che i 20 giorni di ‘tempi supplementari’ hanno permesso di recuperare 35 milioni di euro: insomma, l’approssimazione si è magicamente trasformata in virtù, ma dubitiamo che altrove seguiranno l’esempio della Regione Puglia” continua De Leonardis. “Ovviamente sarà possibile esprimere un giudizio compiuto soltanto quando potremo esaminare il Bilancio di previsione nei dettagli specifici: ma le premesse sembrano tutt’altro che incoraggianti” la sua conclusione.