Non si è fatta attendere la replica dell’assessore foggiano Erminia Roberto al comunicato firmato dai Fratelli della Stazione. “Ritengo piuttosto singolare richiedere espressamente e platealmente le dimissioni di un assessore, e al tempo stesso elogiare e ringraziare l’amministrazione comunale di cui fa parte, e quindi indirettamente il suo stesso operato, poiché le politiche sociali dell’ente fanno riferimento diretto proprio all’assessorato, e non potrebbe essere altrimenti. Inoltre lo stesso assessore al ramo è presidente del Coordinamento istituzionale dell’Ambito Territoriale di Foggia, che svolge un ruolo determinante – d’intesa con l’Asl – per l’indirizzo politico di attuazione del Piano Sociale di Zona della città di Foggia. Non un semplice spettatore, insomma, ma un riferimento concreto per quanti operano nel terzo settore.
Contraddizioni sin troppo latenti ed evidenti, quindi, che aumentano in me la consapevolezza che l’attacco sia strumentale, personale e politico, diretto alla mia persona e al partito che rappresento in giunta. Nel mio intervento ‘incriminato’ non ho in alcun modo leso la dignità di chicchessia, né ho voluto sminuire il ruolo di associazioni e di quanti sono quotidianamente impegnati in un’azione meritoria di volontariato: ho ritenuto e ritengo doveroso, invece, ricordare e rimarcare il ruolo e l’impegno dell’amministrazione comunale per i ‘senza fissa dimora’. Impegno che ha determinato – anche su mia precisa e ferma volontà – la volontà di ampliare la precedente convenzione con la Caritas diocesana Foggia-Bovino, aumentando il numero di posti letto disponibili presso la parrocchia di Sant’Alfonso de’ Liguori e incrementando il relativo budget. E ho, al tempo stesso, ritenuto altrettanto doveroso difendere l’assessorato da me guidato e rappresentato, e nel quale operano una serie di figure professionali di altissima qualità e sensibilità, e l’amministrazione tutta, dalle accuse di insensibilità e indifferenza, in merito a una tematica così delicata, e dal silenzio che troppo spesso accompagna il nostro operato.
Pur ritenendo che la politica si debba fare nelle sedi opportune, e non in maniera strumentale, non temo ovviamente alcuna azione legale nei miei confronti, consapevole come sono della bontà delle mie azioni e della mia abnegazione, sensibilità e coscienza, e del profondo rispetto che nutro per il ruolo che attualmente ricopro e per la collettività chiamata a valutare e giudicare il mio operato, alla quale sento di rispondere e risponderò ogni attimo di ogni giorno. Sono pronta e disponibile, nonostante l’amarezza e l’ennesimo torto subito, a qualsiasi confronto con chi opera a servizio della collettività, in particolare per le persone meno fortunate e ai margini, come cittadina prima ancora che amministratore. E a collaborare con ancora più coesione ed efficacia per il solo fine di migliorare la qualità della vita delle persone meno fortunate e più bisognose di attenzioni e servizi”.