Ieri sera a Foggia un uomo di 35 anni, Michele Bruno, già noto alle forze dell’ordine per pregresse vicende giudiziarie non particolarmente rilevanti, è stato colpito a un polpaccio nel rione Candelaro, in via Capitanata, angolo con via Raffa. Alle 19 è stato trasportato agli Ospedali Riuniti ma le sue condizioni non destano alcuna preoccupazione. La scientifica ha rinvenuto sull’asfalto alcuni bossoli che potrebbero essere riconducibili al ferimento del pregiudicato. Bruno sarebbe stato colpito con una pistola 7,65 o una semiautomatica, tipo mitraglietta, calibro 7,62. Indaga la squadra mobile.
Nel frattempo, nella mattinata di oggi, 8 gennaio, Bruno è stato dimesso. Ora sono al vaglio le sue dichiarazioni che potrebbero aiutare gli inquirenti nelle indagini. Non è chiaro se l’agguato sia riconducibile a ragioni di natura privata o se dietro l’episodio ci sia la mano della criminalità organizzata, molto attiva negli ultimi mesi nel capoluogo dauno. Questa seconda opzione sembra molto possibile viste le frequentazioni del 35enne, vicino alla batteria dei Moretti-Pellegrino. In città sembra cominciato un vero e proprio botta e risposta a colpi di proiettile tra questo clan e i rivali dei Sinesi-Francavilla.