“Bilancio sul nuovo inizio: una settimana di lavoro forsennato, una giornata intensa e senza tregua, i preparativi, i collaboratori che si affannano in un giorno festivo per tutti gli altri. Il risultato? Tre o quattro malviventi che, al termine del giorno di lavoro più lungo dell’anno, ti portano via tutto minacciandoti di morte con la pistola. Il primo pensiero del mattino è quello di prendere ciò che ha valore, mia moglie e mia figlia, e fuggire lontano. Buon anno, comunque…”. Lo sfogo su Facebook dei titolari del noto ristorante di Foggia “Aqva Mirage” sta facendo il giro del web. L’ennesimo episodio che spinge gli imprenditori locali a domandarsi se sia il caso di restare o andar via tiene alta la discussione sulla vivibilità in provincia a causa della criminalità. Capodanno per qualcuno è stato il giorno perfetto per aggredire il bottino, con l’utilizzo di armi e minacce pesanti. Gli ultimi episodi sono ormai noti: dalla bomba al negozio Inglese di corso Giannone ad “Ore Liete” di Vanni Natola in viale Fortore. L’incoraggiamento dei cittadini potrà servire – ancora una volta – a convincere i proprietari a non mollare tutto?