Approvato con 19 voti favorevoli e 7 contrari il Dup, il documento unico di programmazione ai sensi dell’art. 151 del Tuel. Il consiglio comunale di Foggia chiude l’anno nella discussione di una settantina di pagine in cui si sintetizza “l’attività strategica ed operativa” dopo le opportune analisi. Al vaglio le società partecipate, la gestione dei rifiuti, il piano triennale delle opere pubbliche e tutta l’attività di governo. Molte poste negli schemi di spesa risultano prive di dotazione finanziaria, elemento evidenziato da alcuni consiglieri di opposizione come Augusto Marasco e Giuseppe Mainiero.
Mainiero: “Servono scelte su riscossione”
Secondo il consigliere di Fratelli d’Italia “questa amministrazione deve fare delle scelte sulla riscossione che va internalizzata e sull’Amiu, perché non possiamo spremere i cittadini con la pressione fiscale al massimo. Arriviamo a 20 milioni di euro, Amiu ce ne costa 24, va messa a gara”. Critico con Ataf, “non possiamo aspettare la fine dell’affidamento nel 2018”, netto sui contenziosi del comune: “E’ elevatissimo il tasso di litigiosità, le cause vanno ridotte e va prevista un’azione di responsabilità nei confronti di chi ha sbagliato”.
Stesso dicasi per Augusto Marasco che ha sottolineato alcune contraddizioni nella stesura: si fa cenno, per esempio, ad Aipa come società di riscossione ma la vexata quaestio su chi debba subentrare, che divide la tecnostruttura, non è nei fatti risolta. I grafici mostrano la spesa per i rifiuti che è sempre di 28 milioni fino al 2018, dunque, si chiede il consigliere, “perché facciamo la differenziata? Con quali vantaggi?”. Critiche anche alla mancanza di dotazione finanziaria per quanto riguarda la sicurezza urbana.
Il capogruppo del Pd Alfonso De Pellegrino non nota svolte nell’approccio con queste società partecipate che dovrebbero essere un fiore all’occhiello, “mancano incentivi sulla raccolta differenziata e su Amiu in proroga non si può continuare”.
Longo: “ Chiarezza su risorse per edilizia popolare”
Il documento fotografa soprattutto l’esistente né la maggioranza ha potuto addurre pretesti circa la mancanza di dotazione finanziaria su alcuni capitoli di spesa. Bruno Longo laconicamente, ha rivangato i due quinquenni di amministrazione di centrosinistra. “Dipende dal salva-enti, noi eravamo per il dissesto e non per una sanatoria verso gli amministratori che l’hanno provocato”. Altri tempi, nei fatti c’è che bisogna trovare i soldi per il servizio di pubblica illuminazione su cui gravano 9 milioni di debiti con le ditte e “tanti lavoratori licenziati” ha ricordato Landella nel discorso conclusivo di questa prima parte di consiglio comunale.
Sull’edilizia popolare Longo ha esortato il sindaco a chiedere ad Emiliano “quante risorse ci siano”. Il governatore qualche giorno fa aveva detto: “Ho verificato che da Foggia nessuno ha mai chiesto la costruzione di case popolari perché c’erano delle presunte alternative che non hanno dato il risultato sperato. Per questo bisognerà ricominciare tutto daccapo. Se il sindaco di Foggia ha delle proposte per tentare di recuperare gli errori del passato, che peraltro non sono attribuibili a lui, bisogna farlo presto”.
Landella ha visto in queste dichiarazioni una sorta di “tentativo maldestro di scaricare su di noi una programmazione che spetta all’Arca”, gli enti regionali sostitutivi degli Iacp e incaricati, soprattutto, di manutenzione senza grandi possibilità di costruire, “da enti costruttori si sono trasformati in enti riscossori”, così li definì in un’intervista a l’Immediato Paolo Belmonte, ex presidente di Iacp.
Landella: “Risorse nel bilancio di previsione”
In ogni caso l’amministrazione in qualche modo ha dovuto tamponare l’emergenza abitativa: “Abbiamo speso soldi nostri per ristrutturare l’edificio della circoscrizione del Cep, per le piastre di Candelaro, per le case dei custodi presso le strutture sportive”, misure per dare un tetto agli sfrattati della città. “In questi anni si sono costruite solo 14 case popolari”, ha tuonato Bruno Longo in linea con quanto anticipato qualche giorno prima da Emiliano.
Sperando che nel bilancio di previsione si possano inserire alcune poste al momento con dotazione finanziaria inesistente, Landella ha difeso su tutta la linea la sua amministrazione: “Questa maggioranza tiene perché gli atti sul bilancio sono passati con grandi numeri. Contro i detrattori il mio unico occhio è l’opinione popolare”. Per quanto riguarda l’ambiente il sindaco ribadisce la volontà di costruire l’impianto anaerobico come approvato dal consiglio comunale e preannuncia “uno staff di tecnici” per scrivere il Pug.
In programma già nei punti all’ordine del giorno una commissione sull’esame dei debiti fuori bilancio: “Non dobbiamo solo assicurarci che si possano pagare ma anche capire chi li ha provocati”. L’intervento di Longo riprende la richiesta dei revisori dei conti “sull’accertamento delle responsabilità” e Landella definisce “benedetta” l’iniziativa che si va ad allestire: “Dopo metteremo in atto azioni di programmazione per ripristinare la legalità”.