Un successo strepitoso, anche al di là delle più rosee aspettative, ieri sera, per il concerto degli “Incognito”, il celeberrimo gruppo jazz inglese che si è esibito nel teatro comunale “Umberto Giordano” nell’ambito del “Giordano in Jazz-winter edition”, tra le poche date riservate all’italia nel lungo tour mondiale per presentare l’ultimo album “Ampllified Soul”.
Il “tutto esaurito” fatto registrare fin da dieci giorni prima del concerto era una conferma palese del gradimento del pubblico per le scelte artistiche compiute dall’assessorato alla Cultura nella composizione del cartellone del format culturale musicale, organizzato dall’amministrazione comunale in collaborazione con Moody Jazz Cafe e con il supporto di alcuni sponsor privati locali.
Ma un’ulteriore dimostrazione è giunta dalla calorosissima accoglienza riservata a “Bluey” Maunick e all’ensemble di raffinati musicisti e singer che –sia pure in formazioni mutate nel tempo- hanno segnato gli ultimi quarant’anni del panorama jazz internazionale.
Applausi a non finire ad ogni pezzo e pubblico coinvolto sia vocalmente – soprattutto nei pezzi più noti del repertorio degli “Incognito” – che nel ritmo: ad un certo punto, non c’era uno spettatore che è riuscito a rimanere seduto al suo posto; tutti a “ballare” al trascinante “beat” dei dodici straordinari musicisti.
“Ho seguito istante per istante, in contatto telefonico e via internet, le ultime fasi di allestimento e l’andamento stesso del concerto – ha dichiarato il sindaco di Foggia, Franco Landella -. Mi spiace, per altri impegni, non aver potuto essere in città per uno dei concerti di punta del ‘Giordano in Jazz’, ma ero partito con la piena fiducia in un grande risultato di pubblico e di critica. Anche questo momento fa parte dell’impegno di riqualificazione culturale che abbiamo messo in campo per migliorare la nostra comunità. Aumentare l’offerta culturale – in diversi settori che vanno dalla musica alla prosa, dalle mostre d’arte ai convegni, a tutta una serie di eventi che arricchiscono dal punto di vista intellettuale – è una tendenza che contribuisce a fornire alla cittadinanza esempi edificanti che dovrebbero spingere ad inseguire il bello, ad elevare gli obiettivi dei foggiani, a non inseguire solamente le emergenze, che pure meritano tutta la nostra attenzione, ma a proporre obiettivi di più ampio respiro. Gli Incognito, come era accaduto per l’esibizione del trio di Ron Carter, sono dei ‘picchi’ di una stagione musicale jazz di grandissima qualità, ma le soddisfazioni non mancano già nella stagione teatrale e non mancheranno nei cartelloni concertistici proposti dagli ‘Amici della Musica’ e da ‘Daunia Classica’ e patrocinati dalla nostra Amministrazione. La Cultura deve essere un elemento trascinante e qualificante del progresso di Foggia’.
Sin dall’ingresso in scena, è partita dalla chitarra di Jean-Paul ‘Bluey’ Maunick – fondatore del gruppo ed unico ad essere sempre stato in formazione- l’ispirazione per una pirotecnica di ritmi funky, jazz e blues, nel perfetto stile del gruppo che ha fondato l’acid jazz fondendo questi elementi con un sapiente impiego della musica elettronica. Un groove irresistibile per i 480 spettatori del “Giordano” che hanno ripagato il meraviglioso concerto con ininterrotti e a volte interminabili applausi.
Entusiasta del successo l’assessore comunale alla Cultura, Anna Paola Giuliani: “Non manca mai un po’ di ansia prima di una stagione, ma anche prima di ogni singolo concerto – ha tenuto a sottolineare -. Quando abbiamo elaborato il programma che intendevamo proporre, insieme al dirigente del settore Carlo Dicesare, abbiamo puntato a soddisfare i gusti di un pubblico vario, ma anche a cercare di coinvolgere nella musica jazz chi è meno avvezzo a questo genere. Non c’era garanzia di successo. E anche dopo gli importanti risultati centrati con i primi concerti e con gli appuntamenti divulgativi gratuiti della domenica mattina con le ‘Degustazioni musicali’, resta sempre l’incognita di come il pubblico – sia pure con un confortante ‘tutto esaurito’ – possa accogliere l’esibizione dell’artista scelto. Ma dopo i successi in crescendo ottenuti da Christian Scott Atunde Adjuah, Chihiro Yamanaka, Eumir Deodato e il ‘leggendario’ Ron Carter, accogliamo come una attestazione definitiva dell’apprezzamento del pubblico lo straordinario riscontro ottenuto ieri dagli ‘Incognito'”.
Con il “trionfo” tributato ieri al gruppo inglese, si viaggia con maggior serenità verso gli appuntamenti musicali che concluderanno in bellezza il cartellone: già martedì 8 con l’ “Ensemble Denada” e poi, a seguire, con Susana Sawoff (venerdì 11), Sara Jane Morris e Ian Shaw (martedì 22 in Cattedrale), il dj-set di Nicola Conte (il 24 dicembre su Corso Vittorio Emanuele) e il gospel di Natale del gruppo di Patrick George (gratis, il 25 dicembre, in Piazza Cesare Battisti), il “Giordano in Jazz” offrirà ancora tanta bella musica, non solo agli appassionati del genere.