Se Forza Italia si riorganizza in Puglia e tiene a Foggia la sua assemblea provinciale com’è successo una settimana fa, i Conservatori e riformisti scelgono un lunedì in biblioteca provinciale con Raffaele Fitto e fanno sfilare le loro truppe. Da Cerignola con l’ex sindaco Giannatempo a Ciro Persiano, il coordinatore da San Severo che è passato per la formazione di Schittulli, fino a Lucera con Giuseppe Pica i rappresentanti della lista ‘Oltre’ proseguono nella loro attività politica riconoscendosi nel leone azzurro che ammicca a Cameron e sposa la sua linea. Arriva anche l’ex assessore regionale Enrico Santaniello, un forzista della prima ora e qualche consigliere dell’Udc al Comune, ma “solo per curiosità”.
Fitto, Cameron e il governo
Per l’eurodeputato di Maglie si tratta di una stella polare che splende oggi ancora di più perché ha chiesto di “ricontrattare” le regole per stare in un’Europa “che va cambiata dall’interno”. Fitto porta anche esempi di vita anglosassone, di pressione fiscale bassa, per esempio.
Lui, l’ex governatore pugliese, si tiene sul generico per quanto riguarda la vita all’opposizione del governo nazionale. Ragguaglia la platea sulla legge di stabilità e degli emendamenti che hanno apportato, sul versante politico sottolinea la scomparsa di quella “rivoluzione liberale” del ‘94 e dei “milioni di elettori del centrodestra che non ci sono più”. Fitto non condivide una critica generica al governo Renzi, ritiene che la contrapposizione vada calibrata su punti specifici. Va indietro nel tempo per ricordare la genesi di questa formazione: “Ci hanno impedito di sostenere le nostre ragioni per questo abbiamo fatto un’altra lista”.
Bologna è stato “un errore per Berlusconi perché quella era la manifestazione della Lega e lui si è fatto fischiare”. La calamita per i moderati è lì pronta contro le derive “salviniane”, ma Fitto non accentua troppo i toni della contrapposizione.
Tarquinio: “Fitto va sostenuto”
Da quelle manifestazioni parallele è trascorsa una settimana, l’approdo di questi percorsi nessuno lo conosce né la parola “primarie”, tanto in voga in campagna elettorale, è riemersa dal dibattito di ieri sera. E fra chi, poi? Sono stati annunciati i congressi dopo questa fase di strutturazione nei territori legati al senatore Lucio Tarquinio che ha compiuto il grande passo mesi fa col suo pupillo di sempre: “Siamo contrari al governo Renzi ma se ci propongono cose serie noi le votiamo. Raffaele va aiutato, ha fatto una scelta difficile a 46 anni, ha iniziato una traversata nel deserto. “
La Capitanata fedele al senatore fa la sua parte sia assicurando una presenza massiccia sia dichiarando alcuni passaggi. Per esempio Marco Camporeale, sindaco di Serracapriola dove in primavera si terranno le elezioni cittadine, annuncia che sarà capogruppo in Provincia con la sigla di Fitto e non più di Fi, e, per il resto, si compete fra chi, per primo, ha aderito nei vari Comuni della provincia al progetto riformista: Sannicandro Garganico e a ruota Foggia con tre consiglieri comunali di cui uno, divenuto assessore al bilancio, fatto fuori da Landella ad agosto e per questo molto arrabbiato.
Verile: “Al Comune si sopravvive”
Dunque siluri da Mimmo Verile: “Con la menzogna e le ritorsioni la politica non merita né rispetto né saluto, al comune di Foggia c’è un vincolo di solidarietà fra pochi intimi senza una visione d’insieme ma il respiro corto della sopravvivenza. Manca la programmazione per le strade, c’è abusivismo dilagante, i foggiani vogliono una città migliore che invece è un malato grave”. In ogni caso voteranno a favore se le proposte al Comune saranno ritenute valide. Raimodo Ursitti, il capogruppo in consiglio, è confortato dall’arrivo di “tanti amici vista l’occupazione militare della cosa pubblica”, e non si capisce se parli del suo ex partito, Forza Italia, o dell’assetto al Comune.