Oltre 200mila euro per il rilancio di Parco San Felice. È l’ennesimo tentativo per Foggia di non vedere perduto per sempre un patrimonio fondamentale per l’intera città. Uno dei più grandi parchi urbani d’Italia è oggi al centro di un ambizioso progetto di riqualificazione. Previsti una recinzione, gazebi in legno, area attrezzata al percorso fitness e la ricostruzione e ristrutturazione di padiglione, campo da bocce, anfiteatro e vialetto.
Stamattina la presentazione dell’iniziativa sotto un sole primaverile. Presenti il sindaco di Foggia, Franco Landella, l’assessore regionale al Bilancio (con delega alle Politiche giovanili), Raffaele Piemontese, l’ex sindaco di Foggia, Gianni Mongelli (invitato personalmente dall’attuale primo cittadino), e i rappresentanti dell’ “Associazione Temporanea di Scopo” (Ats), composta da “Energiovane” (capofila), “L’Aquilone”, “Monti Dauni Multiservice” e Fondazione “Apulia Felix Onlus”. Il Ministero per la Coesione Territoriale ha tirato fuori bei soldi per l’iniziativa, 200mila euro tonde tonde, mentre la “Ats” ha contribuito con 22.500 euro. Inoltre c’è l’apporto della Fondazione Banca del Monte di Foggia (era presente il presidente Saverio Russo) che con 25mila euro ha finanziato la costruzione di un recinto per l’anfiteatro.
L’obiettivo, come detto, è ambizioso. Si punta a creare lavoro attraverso vari servizi e laboratori ma anche rassegne cinematografiche, teatrali e orti urbani. Destinatari i giovani dai 14 ai 35 anni. Ma è chiaro che servirà il sostegno di tutti, compreso quello degli anziani, “spesso più propositivi dei ragazzi”, ha detto Landella.
“La speranza è che duri infinitamente – ha affermato Paolo Delli Carri di Energiovane -. Parco San Felice è un bene pubblico e resterà bene pubblico. Non si tratterà solo di ristrutturare l’area ma anche di coinvolgere il più possibile i cittadini e le scuole del quartiere. Proteggeremo questo luogo – ha rimarcato – con la videosorveglianza e con la nostra presenza”.
Landella ha sposato in pieno iniziativa, pensata con Mongelli sindaco, ma sa bene che il Comune non ha abbastanza mezzi per garantirne il successo. “In questi anni il grado di inciviltà è stato dominante. Ora questo contenitore va restituito alla città. Strutture del genere devono essere gestite da chi ha professionalità e non dalla pubblica amministrazione che oggi non ha competenze e personale adeguato per farlo. Dare a terzi la gestione è l’unica via per far decollare finalmente questo luogo. Ecco perché consegno oggi formalmente il parco alle associazioni”.
Sulla stessa linea Piemontese, speranzoso di vedere al più presto risorgere “uno dei più grandi parchi urbani d’Italia. Anni fa – ha ricordato l’assessore regionale – grazie a fondi comunitari ci fu l’inaugurazione di questa struttura (l’anfiteatro, ndr), ma la zona è stata subito vandalizzata per colpa dell’inciviltà di alcuni nostri concittadini ma anche dell’incapacità della politica. La giunta Emiliano farà di tutto per abbassare il tasso di mortalità di questi progetti”. Sulla questione finanziamenti ha concluso con un consiglio: “I soldi veri si ottengono solo dai fondi europei ma per accedervi serviranno progetti strutturati e invito i giovani a presentarli”.
Presente anche l’ex sindaco Mongelli. L’ingegnere foggiano ha ricordato in breve il lavorato iniziato da Peppino D’Urso per il rilancio del parco. “Abbiamo intrapreso la strada giusta grazie al coinvolgimento di tutti. Questa è una bella giornata di sole per la città”.
Volpe, presidente dell’Apulia Felix, ha rispolverato il motto “Uniti si vince”. “Impariamo a lavorare insieme e prendiamo come modello l’auditorium “Santa Chiara”, preso in gestione tempo fa e oggi realtà consolidata a disposizione della città. Sbagliato dire che si privatizza parco San Felice. È giusto invece dire che i privati si mettono insieme per il bene pubblico.
Rita Amatore de “L’Aquilone” e Mario De Angelis di “Monti Dauni Multiservice” hanno chiamato i cittadini a un maggior senso civico e a far diventare un “non luogo”, finalmente un luogo fruibile a tutti.
Ma, per finire, resta viva la questione sicurezza. Sarà potenziata la videosorveglianza che però, da sola, difficilmente fermerà la “voglia di delinquere” di qualche malintenzionato. Landella ha rivelato che il Comune spenderà 50mila euro per intensificare la pubblica illuminazione del parco ma le nostre casse – ha aggiunto – non ci permetteranno una vigilanza h 24. Per questo facciamo appello alle associazioni affinchè donino parte del proprio tempo a questo, come già viene fatto per la villa comunale. Bisogna guardare alla realtà. Noi non abbiamo capacità finanziaria, perciò servirà la collaborazione di tutti”.