Un medico in pensione a capo di oltre 2mila cittadini foggiani. È questo lo tsunami che dovrà affrontare il direttore generale dell’Asl, Vito Piazzolla, se vorrà trasferire i servizi del poliambulatorio di via Grecia nel palazzone dell’ex Inam. Come un guardiano, Francesco Paolo Mancini ogni mattina dà suggerimenti agli utenti, e invita a firmare un testo sul foglio incasellato con i nomi ed il documento di chi firma la petizione: “I sottoscritti cittadini, avendo appreso da voci insistenti della imminente soppressione di tutta l’attività specialistica erogata da ormai 20 anni presso il poliambulatorio di via Grecia e del contestuale accorpamento presso il presidio ex Inam di Piazza della Libertà, esprimono la propria contrarietà a tale evento in quanto fonte di forte disagio per tutta la popolazione foggiana, nonché di quella proveniente dalla provincia, anziani, disabili, per l’enorme difficoltà di accesso nella nuova destinazione dei servizi. Invitano, pertanto, il dg dell’Asl a prendere in giusta considerazione quanto esposto”.
Le caselle preparate sul pc da Mancini si riempiono giorno dopo giorno alla clemente (se ne contano 2150). Non si riesce a comprendere come mai “questi locali debbano essere destinati a personale amministrativo, visto che da quando è stata realizzata la struttura è stata sempre pensata come un poliambulatorio, realizzata come tale: con un lavabo, in alcuni casi un bagno per ogni ambulatorio”. Oltre a tutto l’occorrente per le visite specialistiche: cardiologia, angiologia, chirurgia generale, dermatologia, diabetologia, medicina sportiva, neurologia, oculistica, ortopedia, ostetricia e ginecologia. “Non si comprende il senso – ammicca un medico -, se non quello di far partire nuovi lavori per la risistemazione degli spazi”. Del resto, a Piazza della Libertà sono già partiti, seguendo con una precisione certosina il cronoprogramma del progetto presentato in Regione Puglia per il progetto più volte rivendicato da Pippo Liscio, braccio destro dell’ex direttore generale Attilio Manfrini e candidato alle ultime Regionali con la lista civica di Michele Emiliano.
Eppure, da queste parti sono tutti convinti di una cosa: “Questa struttura è essenziale per la città, è comoda perché dotata di ampi parcheggi e l’Asl non paga nulla per il fitto in quanto il terreno venne concesso in comodato d’uso gratuito dal Comune di Foggia ai tempi dell’allora dg Agostino Delle Vergini“. Per il direttore del poliambulatorio, Michele Urbano, “la città non verrà privata dei servizi, saranno solo razionalizzati gli spazi e garantita una copertura h24”. Il paradosso, però, è che al momento proprio nel cuore dell’azienda che gestisce ogni anno 1,2 miliardi di euro, il “polo radiologico” (nato peraltro per essere l’incubatore delle attività che fino a qualche tempo fa si svolgevano nel seminterrato di via Grecia) non può partire perché manca il personale: “Ci sono le macchine ma servono 3 tecnici di laboratorio (da aggiungere agli altri 3 già in servizio) e 3 radiologi. Al momento – chiosa Urbano -, sono arrivate 800 domande, e bisognerà fare la selezione”. Bisognerà correre, perché nell’altro seminterrato, quello di Piazza della Libertà, sono ferme da quasi due anni grandi macchine – costate milioni euro – che hanno un tasso di obsolescenza di 5 anni: fra tre anni saranno già vecchie senza aver mai lavorato. Così, la spesa sostenuta con i soldi dei cittadini, difficilmente potrà essere ammortizzata.
“Dicono che vogliono trasferire i servizi per risparmiare i soldi dei fitti – concludono alcuni medici -, ma la sensazione è che questa operazione non porterà alcun beneficio ai cittadini. Anzi…”. Mancini rilancia: “Qui c’è il centro unico per le prenotazioni che lavora benissimo, e secondo me oltre a tenere in piedi tutte le attività presenti bisognerebbe rilanciare la struttura con un centro prelievi. Questa sarebbe una bella risposta per i foggiani, alle prese con file infinite a Piazza della Libertà. Ma davvero c’è qualcuno disposto ad ascoltare i cittadini?”.