Si infiamma la corsa alla segreteria Pd in Capitanata. Ecco chi sgomita per il dopo Piemontese

In alto, Lia Azzarone e Tommaso Sgarro; sopra, Tommaso Pasqua e Franco Ognissanti

L’inizio delle consultazioni è stato conciliante, un nome per la segreteria provinciale del Pd in sostituzione dell’uscente Raffaele Piemontese. Si eviterebbe un congresso e l’assemblea, nei suoi duecento componenti, designerebbe senza grossi traumi il successore. Il 29 novembre si celebra quello regionale, le sorti dell’uno e dell’altro sono collegate. Nel frattempo, a distanza di due settimane, l’unità del Pd latita e il designato per le contrattazioni, Tommaso Pasqua, deve vedersela, suo malgrado, con le rivendicazioni dei circoli e dei grandi centri.

Le istanze dei territori

A dicembre si chiude il tesseramento e già qualcuno esibisce i cartellini. Facciamo un esempio. A San Severo ci sono 500 tesserati, a Manfredonia, poco di più, i parlamentari, i consiglieri regionali e gli assessori contano molto nel sostegno a questo o quel candidato. Nello scorso congresso il paese del Golfo arrivò a contare oltre 2000 tessere, San Severo ha da tempo avviato consultazioni con gli altri territori per cercare alleanze, il Pd di Cerignola è osteggiato da Manfredonia. Questo è lo scenario al momento, le consultazioni del comitato di reggenza iniziano la settimana prossima.

Il discorso di partenza era stato il seguente: siccome Foggia ha i suoi assessori regionali e Manfredonia la sua rappresentanza istituzionale in via Capruzzi a Bari, spostiamoci sull’Alto Tavoliere dove Tommaso Pasqua, di Apricena, potrebbe essere la candidatura neutra che non altera gli equilibri. Da seguace di Elena Gentile fino al congresso di due anni fa che ha eletto Piemontese e in cui ritirò la sua candidatura, è stato sponsor negli ultimi mesi di Paolo Campo, manfredoniano e consigliere regionale.

Tutto risolto? No, si sono scatenate le rivalità dei territori e la più recalcitrante a qualunque forma di accordo è Manfredonia disposta alla lotta “all’arma bianca” fino alle primarie pur di non vedere posizionato un foggiano alla segreteria provinciale. Nel paese del Golfo ha dato la sua disponibilità a ricoprire l’incarico fino al 2017 Franco Ognissanti, consigliere regionale uscente, contro Riccardi alle primarie (sosteneva Prencipe) e in deciso riavvicinamento al sindaco. Da poco nominato presidente della società che riscuote i tributi, si pone di traverso rispetto al nome di Pasqua appoggiato da un suo conterraneo.

Gentile fra due congressi

L’eurodeputato Elena Gentile si sarebbe schierata con l’elezione di Mariano Rauseo, il segretario cittadino di Foggia uscente che, in tal caso, farebbe un salto dall’una all’altra carica, ipotesi vista come il fumo negli occhi da chi spera in un rinnovo generazionale. Si dice che dietro questo nome in realtà si celi l’idea di proporre Tommaso Sgarro, già candidato sindaco a Cerignola e battuto da Franco Metta con una scia di polemiche nel Pd. La possibilità che questa scelta si concretizzi, anche a causa della sconfitta che l’eurodeputato ha subito nella sua città (nessuno dei suoi eletti in Regione anche se aveva palesemente sostenuto Piemontese), sembra remota. 

gentile ed emiliano

“Accerchiare” Emiliano

In ogni caso Elena Gentile rientra nel novero di quanti potrebbero correre nella segreteria regionale in compagnia di Stefano Minerva, leccese, giovane democratico ben visto da Michele Emiliano cui la possibilità che partecipi alla competizione un consigliere regionale contrassegnato come “renziano”, Donato Pentassuglia, non entusiasma granché.

Secondo la ricostruzione della Gazzetta del Mezzogiorno, Roma, per arginare il governatore “ribelle” su molti temi in Puglia rispetto a Renzi, sta tentando l’ “accerchiamento” al congresso per la cui manovra Elena Gentile sarebbe determinante.

Le candidature della Capitanata

Ma torniamo in Capitanata. Le nuove leve sul campo sono Lia Azzarone, che tanto nuova non è dato che ha cominciato con il partito dalla elezione alla circoscrizione fino all’ingresso nel comitato di reggenza. Sono in tanti a ritenerla la più adeguata a interloquire con i circoli, dal Gargano al Subappennino. L’area di Ivan Scalfarotto si aggregherebbe al nome più accreditato fra quelli scelti. Qualche mese fa si diceva che Leo Di Gioia, passando nel Pd, avrebbe potuto essere un referente del sottosegretario che nel partito cerca sponde e numeri. Lorenzo Frattarolo, il commercialista a lui vicino, ha smentito qualunque impegno diretto.

Altro giovane che avrebbe pensato ad una corsa è Gianluca Ruotolo sostenuto dalla senatrice Colomba Mongiello già dalla sua candidatura al Comune. E’ evidente, dicono i ben informati, che se l’appoggio di un foggiano, per esempio di Raffaele Piemontese, o di un manfredoniano, Paolo Campo, convergesse su altro nome, cambierebbe idea.