Doccia fredda per i rossoneri. Foggia fermato in casa 1 a 1 dal Catanzaro dopo una partita dominata per larghi tratti. Foggia voglioso, sì ma troppo confusionario e compassato, incapace di sfondare il muro del Catanzaro. Almeno fino al ritorno al gol, nel suo Zaccheria, di Pietro Iemmello. L’attaccante rossonero ha trovato la rete grazie a un morbido tocco sotto che ha beffato il portiere in uscita intorno al 15esimo del secondo tempo.
Una rete, tanti passaggi ma anche molti errori per un Foggia che pare ancora lontano da una condizione fisica brillante. Il Catanzaro, giunto allo Zac col chiaro intento di non subire e provare a ripartire in contropiede, ha ottenuto quello che voleva.
Il Foggia è soprattutto Iemmello, devastante nel secondo tempo quando salta mezza difesa avversaria prima di scaricare palla verso Sarno.
Dall’altra parte Andrea Razziti, centravanti dei calabresi, classico bomber di periferia, tutto sportellate e proteste, è praticamente annullato da Gigliotti e Coletti. Nel primo tempo e parte della ripresa, la difesa del Catanzaro è talmente ermetica che starebbe al sicuro pure il più pericoloso dei latitanti.
Nel Foggia Angelo si fa notare più per la chioma che per le sgroppate sulla fascia delle quali il Foggia avrebbe avuto tremendamente bisogno. Ma quando si fa vedere raramente viene servito.
Troppe le imprecisioni nell’ultimo passaggio. Il più pericoloso, prima del gol del numero 9, è Agostinone con un sinistro da fuori deviato in angolo. Sul successivo corner botta di Iemmello a colpo sicuro ribattuta dal bunker.
Dopo la rete del “Re”, i rossoneri di De Zerbi giocano meglio, liberi dalle ansie dell’esordio casalingo. Poca roba il Catanzaro, incapace di imbastire situazioni di pericolo dalle parti di Narciso. Poi però, ecco la doccia fredda. Colpo di testa di Ricci su situazione da calcio d’angolo e 1 a 1. La reazione rossonera è rabbiosa ma va a sbattere contro il palo colpito da Sarno al 90esimo. Nel recupero ci provano anche Iemmello, ancora lui, e Viola ma Scuffia dice no.
Prima della partita taglio del nastro della nuova tribuna est col sindaco Landella, poi l’omaggio dei giocatori a Marika, figlia di un capo ultras recentemente uscita da una delicata operazione chirurgica. Intanto, la stagione del Foggia, dopo lo scivolone di Pagani, stenta a decollare.