Fiamme alte decine di metri e un odore acre, chimico, che provoca conati di vomito. Ore ed ore di fuoco, nel solco della collina inchiodata sulla sommità da imponenti pale eoliche, in un luogo “inaccessibile” persino per i mezzi dei Vigili del fuoco. “Non riusciamo ad arrivare fin lì – spiega un operatore del corpo, giunto sul posto con la squadra nella tarda serata di sabato -, ci hanno detto che è la terza volta che veniamo chiamati. Sembrerebbe che il fuoco sia stato appiccato nel pomeriggio (di ieri, ndr), considerando gli sviluppi delle fiamme. Il luogo è inaccessibile con i mezzi da strada, visto che si tratta dell’ex fornace, dove sono presenti rifiuti”, precisa facendo spallucce con un sorriso tirato e amaro.
Non potrebbero essere certo le ristoppie, visto che d’intorno ci sono soltanto terreni dissodati a perdita d’occhio. Solo le lingue di fuoco illuminano lievemente la grande valle che guarda a Castelluccio dei Sauri, Troia e Orsara di Puglia. Non molto distante, distese di ettari di coltivazioni dovrebbero rappresentare il meglio dell’agricoltura di questa terra. “Non si riesce a respirare – spiegano alcuni passanti sulle strade trafficate da avventori di agriturismi e ristoranti, presi dal panico per la visione infernale -, c’è un puzzo tremendo, sembra formaggio avariato. Questa è la nostra Terra dei fuochi…”, dicono coprendosi bocca e naso con le mani.

Un Aps (auto pompa serbatoio) rimane bloccato sulla strada in salita per Troia. “Un’altra squadra, con un mezzo più leggero (una campagnola), sta cercando di accedere al luogo – continuano alcuni vigili del fuoco -, ma è davvero impervio”. Per ore nessuno riesce a gettar su una sola goccia d’acqua, mentre il fuoco continua a mangiare materiale ed eruttare flatulenze mefitiche, che in poco tempo si spandono per chilometri. Un vecchietto, la cui abitazione è a poche centinaia di metri dalla vecchia fornace posta sotto sequestro nel 1999, sulla quale c’è stato già un processo per disastro ambientale (terminato con l’assoluzione degli imputati, dopo 15 anni, perché “il fatto non sussiste”), si allerta ed esce in strada. “Cos’è successo? – chiede ai Vigili -Non ho visto niente, mi ha solo chiamato mio figlio per chiedere informazioni. Se volete potete passare di qui con questo mezzo”, indicando il tracciato di breccia che costeggia la sua abitazione. “No, è un mezzo da strada”, replicano. “Fidatevi – conclude l’anziano signore -, qui i tratturi sono buoni, ci sono passati anche i camion…”.