“Il taglio annunciato dal governo Renzi alla sanità per 2,3 miliardi di euro è sintomatico di una sinistra che ha perso ogni sensibilità per le fasce deboli della popolazione e le loro necessità vitali. Ciononostante, per quanto la riduzione sia tangibile in termini di qualità e quantità delle prestazioni sanitarie offerte, non possiamo non rilevare che Regioni come la Puglia non abbiano fatto il loro dovere: in dieci anni di governo di centrosinistra, non abbiamo mai sentito parlare di revisione e controllo della spesa delle aziende sanitarie locali in cui continuano a verificarsi episodi di sprechi indecorosi”.
Lo dichiara il presidente del Gruppo di Forza Italia, Andrea Caroppo. “Abbiamo pagato 1.600 euro a litro un disinfettante che ne costava 50 – prosegue – mentre i cittadini sono chiamati a contribuire con le tasse regionali tra le più alte in Italia. Non sono intervenuti neanche sull’intramoenia, che avrebbe dovuto rappresentare una terza via, tra pubblico e privato, per accelerare i tempi di attesa a costi vantaggiosi. Inutile ricordare, inoltre, il parere negativo sui bilanci di alcune Asl da parte dei revisori, senza che qualcuno avvertisse l’urgenza di andare a fondo. Hanno chiuso ospedali e reparti senza mantenere l’impegno di potenziare la medicina territoriale, ma nel frattempo non si bandiscono le gare per servizi in proroga da anni (e, dunque, più costosi). Tutto ciò serve a riflettere: è vero che il governo Renzi taglia senza intervenire con una seria spending review e che questo ricadrà, inevitabilmente, sui cittadini; ma è anche vero che in Puglia la spesa è incontrollata (per non parlare di quella farmaceutica). Mi domando come potrà mai Emiliano, da solo – conclude Caroppo – operare chirurgicamente per tagliare gli sprechi e far fronte alla richiesta di assistenza sanitaria di qualità”.
Dello stesso avviso il vicepresidente della Regione Puglia, Giandiego Gatta: “Sulla sanità si gioca la credibilità di questo governo regionale e ci aspettiamo che Emiliano raccolga la sfida che lanciamo da anni al centrosinistra: vogliamo una sanità moderna, efficiente e controllata che torni a mettere al centro i bisogni e le fragilità del cittadino”.
“I tagli paventati dal governo Renzi al settore – aggiunge – sono il risultato di una politica contabile e senza immaginazione. La Puglia non può farsi trovare impreparata e deve trovare subito il tempo per predisporre una nuova riorganizzazione sanitaria. Ponendo rimedio all’infausto accorpamento di alcune Asl ed uffici, dove risulta quasi impossibile un controllo stringente sulla spesa. Non possiamo accettare che i cittadini paghino ticket e balzelli introdotti in questi dieci anni, mentre le Asl continuano a non bandire nuove gare per i servizi e mentre siamo ancora in attesa del completamento della centrale unica per gli acquisti. Ridurre ulteriormente l’assistenza – conclude Gatta – concorrerà solo a dissipare la percezione dei cittadini di un servizio pubblico accessibile per tutti”.