«In un momento di grande difficoltà finanziaria per il Comune di Foggia, al quale il Governo centrale ha tagliato qualcosa come oltre 5 milioni di euro sul Fondo di Solidarietà Comunale, lo sforzo politico operato dall’Amministrazione comunale è stato orientato ad evitare di intervenire nel delicatissimo settore dei Servizi Sociali, in particolare nel campo dei servizi a domanda individuale». È il commento del sindaco di Foggia, Franco Landella, alla determinazione delle tariffe dei Servizi a domanda individuale approvata dalla Giunta comunale con riferimento all’anno 2015.
«Sia pure in presenza di un taglio significativo ai trasferimenti statali, l’impegno dell’Amministrazione comunale è stato quello di preservare i Servizi Sociali da aumenti che potessero incidere sulla già delicatissima condizione vissuta dalle fasce più deboli della nostra popolazione – spiega il sindaco di Foggia –. Parliamo di servizi fondamentali come il trasporto disabili, l’assistenza domiciliare integrata e l’assistenza domiciliare sociale, il costo di iscrizione per il Centro Polivalente per Anziani “Palmisano”, solo per fare alcuni esempi. È stata una scelta politica che considero qualificante, perché la solidarietà, specie nei confronti degli anziani, per un Comune deve restare una priorità e non essere mai un costo da tagliare».
«Abbiamo lavorato avendo come dichiarato obiettivo quello di non operare alcun aumento sulle tariffe di servizi di fondamentale importanza per la vita di uomini e donne che, specie in questa congiuntura economica, sentono il peso della crisi in modo pesante. Persone affette da disabilità, anziani, sono categorie sulle cui spalle non potevamo caricare il peso di nuovi rincari – sottolinea l’assessore comunale con delega alle Politiche Sociali, Erminia Roberto –. Decisioni, le nostre, che hanno una valenza rilevante non soltanto per coloro i quali usufruiscono di questi servizi, ma anche per le loro famiglie, alle quali intendiamo continuare a garantire un sostegno ed un aiuto».
«L’unico intervento che abbiamo operato – aggiunge l’assessore con delega alla Pubblica Istruzione, Gabriella Grilli – riguarda i voucher per gli asili nido, che abbiamo provveduto a rimodulare sulla base della spesa storica dell’ultimo biennio, dunque sulla domanda storica e consolidata in termini di posti. In questo modo abbiamo uniformato la previsione a quella che è anche la fotografia demografica della città per ciò che riguarda le richieste».
«Quello di non aumentare i costi dei servizi a domanda individuale nel campo dei politiche sociali non era un passaggio né scontato né obbligatorio. Si tratta infatti di iniziative che pur essendo finanziate in larga parte attraverso il Piano Sociale di Zona prevedono un cofinanziamento rilevante da parte del Comune di Foggia – evidenzia l’assessore con delega al Bilancio, Domenico Verile –. Avremmo potuto recuperare economie tagliando proprio la quota di cofinanziamento comunale. Abbiamo invece deciso che non può esserci alcuna riduzione dei trasferimenti statali tale da indurci a fare dei servizi sociali una voce da ridimensionare».
Per il 2015, dunque, i costi del servizio di trasporto sociale, del servizio di assistenza domiciliare integrata, del servizio di assistenza domiciliare sociale, dell’assistenza domiciliare sociale ad alta rilevanza sanitaria, del telesoccorso e della teleassistenza per anziani, della somministrazione dei pasti a domicilio, del servizio relativo al centro diurno per disabili, dell’iscrizione al centro polivalente per anziani “Palmisano” non subiranno aumenti rispetto al 2014.