Arrivano le richieste di condanna per “Black River”, operazione che scoprì una gigantesca discarica abusiva (circa 500mila metri cubi di rifiuti) tra Deliceto e Castelluccio dei Sauri. Il pm Andrea Di Giovanni ha chiesto dodici condanne per il traffico di rifiuti pericolosi e deviazione delle acque del torrente Cervaro ma l’assoluzione per il reato di disastro ambientale. Il processo, che si sta svolgendo a Foggia, è a carico di 12 persone accusate di aver realizzato quel bubbone ambientale. Il pm ha chiesto 12 condanne da sei mesi a 4 anni e mezzo. Tre anni per Rocco Bonassisa (in foto), capo della ditta Agecos. Stessa richiesta per Donato Schiavone e Vincenzo Russo. Quattro anni e mezzo di reclusione, invece, per i fratelli Gerardo e Antonio Valente. Nell’indagine era coinvolto anche il padre di questi ultimi due, poi deceduto. Gli imputati furono arrestati dai carabinieri del Noe, il Nucleo operativo ecologico, nel 2008 in relazione all’ampliamento della discarica di rifiuti solidi urbani di Deliceto. Secondo l’accusa, Agecos avrebbe realizzato quella mega discarica abusiva risparmiando ben due milioni e mezzo di euro: costi necessari per smaltire in modo legale i rifiuti.